Bologna, Joshua Zirkzee e le commissioni di Kia Joorabchian: un metodo che rovina il sistema

Il tormentone del calciomercato, in queste prime settimane, gira attorno al futuro di Joshua Zirkzee. Tutti si chiedono quale sarà il destino del numero 9 del Bologna: rimarrà in Rossoblù? Il Milan pagherà le commissioni richieste dall’agente? La Juventus si inserirà? Il Manchester United befferà tutti e porterà nella sponda rossa della città questo talento? Tutto, alla fine, gira attorno alle commissioni di Kia Joorabchian: l’ennesimo caso in cui si è andati oltre al sistema calcio.

Anche il Bologna dipende da queste commissioni

In questa storia, colei che non ha sicuramente il coltello dalla parte del manico è il Bologna: i Rossoblù, se giocatore e procuratore trovano un accordo con un’altra squadra disposta a pagare la clausola sul contratto di Joshua Zirkzee, hanno le mani legate. L’attaccante olandese è, però, arrivato sotto le Due Torri nell’agosto 2022 proprio grazie alla situazione tanto denigrata oggi. Ai tempi, Zirkzee si sarebbe mosso dal Bayern per circa 20 milioni, soldi che il Bologna non poteva spendere. Il 40% sulla clausola di 40 milioni ha fatto si che la trattativa andasse in porto per i tedeschi, e l’inserimento proprio della clausola ha fatto si che la trattativa andasse in porto per Kia Joorabchian.

Il procuratore era conscio del fatto che il suo assistito avrebbe tranquillamente, col tempo, fatto lievitare il suo cartellino ben oltre i 40 milioni, e che quindi poi sarebbe stato proprio Kia l’ago della bilancia. Il Bologna, quindi, è stato “legato” da Joorabchian, che ora passa all’incasso, dopo il “favore”. Non all’incasso dal Bologna, ovviamente, ma i Rossoblù andrebbero a guadagnare una cifra molto inferiore a quella che avrebbero potuto incassare in situazioni “normali”.

Kia Joorbachian, l’ultimo caso di un sistema fuori controllo

In questa situazione, quindi chi ci guadagna? Kia Joorabchian, in primis: l’agente del numero 9 del Bologna andrà, nel caso, a guadagnare soldi che finiranno solamente nelle sue tasche. La società che può acquistare Joshua? Probabilmente, perchè – appunto – Zirkzee a oggi vale più di 55 milioni, ma la spesa per prenderlo consiste in quella cifra. Ma chi accetta di fare questo gioco? Non in molti, a dire la verità. Il Milan, su tutti: Joshua ha l’accordo con i Rossoneri, che sono disposti a pagare i 40 milioni al Bologna, ma non i 15 a Kia Joorabchian.

Fanno bene? Probabilmente sì: se quei soldi “ricircolassero” nel sistema calcio, bene o male il guadagno sarebbe per tutti diciamo. Ma in questo caso, il guadagno è solo di una persona, che va a prendere cifre spropositate per aver sì fatto il proprio lavoro, in modo però non molto etico: quest’ultima parola è stata abbandonata da tempo nel calcio, a quanto pare.

Un miliardo di euro fuori dal sistema calcio: così non va bene

È un caso, quello legato a Zirkzee e Kia Joorabchian, che stupisce fino ad un certo punto. In un altro articolo, sempre sul tema, avevamo espresso la nostra opinione a riguardo: le squadre, alla fine, sono complici di tutto ciò e implicitamente lo accettano. Perché? Perché le squadre sono aziende, e guardano ai propri interessi. In Italia il vento sta cambiando solo nell’ultimo periodo, ma la strada è ancora troppa da fare: questo sarebbe, però, un segnale forte al sistema.

In Inghilterra, ad esempio, sembra invece non interessare molto: si stima che il sistema calcio abbia perso un miliardo di euro in commissioni. Ogni estate in Italia assistiamo a fallimenti nelle categorie minori (e in rari casi anche ai massimi livelli, vedere il Chievo qualche stagione fa): il motivo risiede anche in queste follie, al di là delle cifre: stare al gioco di gente alla quale non interessa nulla del sistema calcio, ma che guarda solo alle proprie tasche.

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