Bologna FC
Bologna-Juventus: non ci sono stati cori razzisti contro nessuno
Diciamolo chiaro: il razzismo la discriminazione di qualsivoglia genere e l’insulto gratuito, ci fanno schifo. Il razzismo la discriminazione di qualsivoglia genere e l’insulto gratuito non troveranno mai spazio in queste pagine, e non difenderemo queste dinamiche riprovevoli.
Detto questo in modo chiaro, dobbiamo però sottolineare come a volte nascano fraintendimenti incredibili su situazioni apparentemente banali, che creano casi inesistenti ed a volte la fretta di dare una notizia, penalizza la veridicità della notizia stessa. E’ il caso della partita di ieri sera, Bologna-Juventus di Coppa Italia e di una notizia data da Tuttosport, che riportava di “Ululati razzisti contro Kean provenienti dalla curva dei tifosi rossoblù” avvenuti al terzo minuto del primo tempo.
Peccato che non sia vero. O meglio, vi è stato un “Uuuuh!” al terzo minuto, dopo un tiro di Kean, ma non era né razzismo, né tantomento un coro rivolto al giocatore.
Cosa è accaduto davvero ieri al Dall’Ara? La Juve parte forte e nei primi minuti ha subito un paio di occasioni per tirare in porta, alcune le sfrutta ed altre no, ma in meno di 3 minuti, il tifo ospite (quindi juventino) ha già gridato varie volte volte “Noooo!” o “Uuuuh!”, per sottolineare come, per poco, la propria squadra non fosse andata in vantaggio. Ed ecco che dalla Curva Bulgarelli (per altro con i gruppi ultras in sciopero) sono iniziati degli “Uuuuh!” ad ogni tiro o azione pericolosa dei giocatori della Juventus, che però non erano cori contro i giocatori, ma una presa in giro per i tifosi ospiti, come a sottolineare che ancora una volta erano andati solamente vicini alla rete…
Il primo tiro su cui tifosi locali hanno agito è stato incidentalmente di Kean, questo è vero, ma il presunto coro razzista poi è stato ripetuto con i tiri di Chiellini, Spinazzola, Douglas Costa, Bernardeschi ed ogni altro giocatore bianconero che abbia tirato verso la portta difesa da Da Costa.
L’errore di scambiare un coro goliardico verso i tifosi bianconeri per coro razzista contro i giocaotri è stato commesso anche dai commentatori Rai, che però hanno la scusante di dover parlare dal vivo e possono inizialmente descrivere una cosa in modo errato (come possono errare il nome di un giocatore scambiandolo per un altro, ad esempio), non potevano sapere in quel momento, che da li a poco quello stesso grido sarebbe stato ripetuto per ogni tiro in porta. Anche Luca Baccolini, nel suo articolo in uscita oggi su Repubblica, racconta come ad un primo acchito questo comportamento gli fosse apparso un coro razzista, ma che poi sia stato palese non essere tale, e la stessa Gazzetta riporta che non sono stati cori razzisti. Anche a loro però è sfuggito il fatto che non fosse un coro contro i giocatori, ma uno sfottò contro la tifoseria…come spiegare che un coro contro un giocatore avviene anche e soprattutto quando il giocatore ha la palla (o festeggia un gol sotto la curva locale)?
Purtroppo a volte non è facile capire il contesto e la finalità di un avvenimento, ma per quanto riguarda la serata di ieri possiamo garantire che quelli che si sentivano non erano cori razzisti. Additare una presa in giro dei tifosi rossoblu verso l’opposta tifoseria (reiterata ad ogni tiro in porta a prescindere da chi avesse tirato) come un coro razzista contro un giocatore di colore, è un errore di lettura dell’accaduto e non racconta quanto realmente accaduto ieri sera al Dall’Ara.
Ribadiamo quindi che il razzismo la discriminazione di qualsivoglia genere e l’insulto gratuito, ci fanno schifo. Il razzismo la discriminazione di qualsivoglia genere e l’insulto gratuito non troveranno mai spazio in queste pagine, e non difenderemo queste dinamiche riprovevoli, però non troviamo neppure corretto bollare come “razzista” un qualcosa che in realtà non lo è stato. Non sarebbe giusto nei confronti di chi ieri, era sulle gradinate e non ha pensato neppure un secondo ad insultare Kean o qualunque altro giocatore di colore (e non) in campo.
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