Bologna, la scossa arriverà dai nuovi acquisti? (Il Resto del Carlino)

Dopo la sosta, il Bologna andrà a Como con tutto il proprio organico, tranne gli infortunati. Casale, Pobega, Dominguez e Iling saranno pronti, con due settimane di adattamento al gioco del mister, a prendersi Bologna. Infatti sono loro i colpi più promettenti del mercato rossoblu, escludendo l’oneroso Dallinga, e da questo quartetto ci si aspetta molto.

Anzitutto sul piano mentale, per portare freschezza ad una squadra confusa al momento. E poi sul piano tecnico, per dare robustezza a dei rossoblu che sono parsi leggeri come una piuma. Al momento infatti basta poco per spazzare via la difesa, mentre ad impensierire l’attacco di Vincenzo Italiano ci pensano i suoi attaccanti poco cinici. 

Il Bologna attende il contributo offensivo delle ali

Le ali, Dominguez ed Iling, devono segnare, o almeno produrre gioco, meglio di Karlsson, dell’infortunato Ndoye e di un Orsolini sottotono. Anche la loro intraprendenza sarà importante per creare spazi. E pensare che le idee offensive migliori contro l’Empoli le ha avute Miranda, un terzino, coi suoi cross di velluto, fa capire quanto serva la loro fantasia. 

Nell’attesa della quarta giornata, anche Dallinga deve sfruttare la sosta per integrarsi al meglio. E’ vero, nella mezz’ora scarsa giocata domenica ci ha messo tanto cuore, probabilmente sfavorito dal ruolo a lui non congeniale. Ma ora serve la sua presenza in area, per sfruttare i già citati traversoni del terzino spagnolo e dei suoi nuovi compagni. 

L’inserimento di Pobega

La situazione più particolare si è creata attorno al jolly Tommaso Pobega. Disponibile già da Napoli, ha osservato due gare dalla panchina. Ma, pur dovendo ancora entrare nei meccanismi del Bologna, avrebbe forse potuto fare meglio di un Moro spaesato. Con il Como, la parola d’ordine è ripartire, e bisogna farlo con gli ultimi colpi del Cobra Sartori. Anche perchè, con la Champions pochi giorni dopo e con il Monza alla quinta di Serie A, si presenta un trittico di gare da non sbagliare.

Fonte: Giovanni Poggi, Il Resto del Carlino

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