Bologna, l’anno che verrà

Sulle note di di Lucio Dalla e le commoventi lacrime di Santiago Castro si è chiuso un 2024, semplicemente, straordinario. Quest’anno è stato un viaggio indimenticabile, per una città, una piazza e due colori, cominciato ben prima di quel dicembre passato sfiorando le vette. E anche se oggi è subentrato un po’ di inevitabile rammarico, forse per qualche sconfitta evitabile, guardandosi indietro, ricordando gli anni di difficoltà della retrocessione e vedendo oggi i cori dai pub di Liverpool, Bologna non può non commuoversi.

Bologna FC: un anno da ricordare

Sono diversi i momenti che rimarranno impressi nella memoria di chi ha dato voce all’amore rossoblù, dal Dall’Ara, da Piazza Maggiore o da casa propria. Bologna è una città che sa sognare, e nella mente della tifoseria il 2024 rimarrà scolpito nella memoria dei tifosi come una delle stagioni più entusiasmanti e significative della storia recente. Ma dietro il trionfo c’è anche una strategia lungimirante messa in atto dal presidente Joey Saputo in primis e da una dirigenza precisa e organizzata, che ha preso scelte coraggiose, spesso controcorrente. Queste si sono rivelate vincenti: dal lavoro di Thiago Motta, che ha gettato le basi per un nuovo ciclo, fino all’arrivo di Vincenzo Italiano.

Non solo: la crescita graduale della squadra, accompagnata da una mentalità propositiva, ha permesso alla squadra di competere, alla pari con i migliori club di A prima ed europei da settembre a questa parte. Ma il vero motore di questo cammino è stato il legame indissolubile con la tifoseria: un dodicesimo uomo, pronto a soffrire, e a seguire il gruppo di Italiano anche in fredde trasferte per fare sentire il proprio supporto.

Bologna-Verona 2-3 (©Bologna FC 1909)

“Caro amico, ti scrivo”

Elogi alla tifoseria a parte, il 2025 si apre con buoni propositi e altrettante aspettative. Su tutte, innanzitutto, dal mercato della sessione in arrivo: il Bologna ha necessità di rinforzarsi per puntellare una rosa che transita in posizioni europee. Tra le altre ambizioni, chiudere al meglio una stagione cominciata non senza difficoltà, ma in ripresa al netto della sconfitta con il Verona, e affacciarsi alla prossima con qualche nuovo innesto, oltre che con antiche certezze confermate una volta in più. E, infine, regalarsi qualche altra gioia indimenticabile, magari con una vittoria in Champions League, a cristallizzare il Bologna tra le stelle del continente.

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