Bologna-Lazio 5-0: parlano Orsolini e Ndoye

I due uomini più incisivi di oggi, Dan Nodye e Riccardo Orsolini, si sono concessi ai microfoni di DAZN nel post partita. Un gol a testa e l’assist dello svizzero sono il bottino personale dei due: sentiamo le loro parole.

Ndoye segna il 2-1 in Bologna-Milan 20242/25 (© Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblù)

Dan, tu e Riccardo vi state scambiando il Man Of The Match: una cosa che non fa male…

«Si, credo però che l’importante sia chi vince. Noi siamo attaccanti e non possiamo segnare senza la squadra. Alla fine abbiamo questa qui che è una vittoria di squadra».

Riccardo oggi in senso positivo avete esagerato: 5 gol ed un’impressione di grandissima forza

«Si, oggi penso che avevamo una grande fame e voglia di vincere questo che poi era a tutti gli effetti uno scontro diretto in virtù delle posizioni europee che contano. Penso che abbiamo approcciato la gara molto bene, c’è stato un momento in cui dovevamo studiare gli avversari, abbiamo capito poi nella ripresa e abbiamo scoccato la freccia e abbiamo sigillato la partita. Siamo contentissimi ed ancora una volta voglio ringraziare questo pubblico incredibile. Ogni volta mi emoziono, ancora oggi avevo le lacrime agli occhi. Meglio di così non si può pretendere».

Riccardo, Perché quell’esultanza?

«Volevo salutare un amico a casa» (ride).

Dan, l’obiettivo è l’Europa, ma così è difficile nascondersi per la Champions…

«Prendiamo partita dopo partita, oggi per noi era importante per il posto. Noi dobbiamo giocare così, sempre partita dopo partita».

L’anno scorso si diceva: « Ndoye è bravo ma non segna». Te la sei legata al dito?

«No, anche per me era un male perché volevo fare meglio. Sono contento di fare più gol in questa stagione, voglio continuare ad aiutare la squadra facendo più gol e più assist. Spero di continuare così».

(Orsolini) la maglia del Bologna ti piace? Perché ce ne sarebbe un’altra….

«Io direi che per il momento la maglia del Bologna la ho cucita ben salda addosso, e basta. Non voglio dire niente».

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