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L’uomo della domenica – Il Bologna FC 1909

Un Bologna-Lazio che non può avere solo un “uomo della domenica”: ieri, a fare la differenza, è stato il Bologna, tutto, da dentro a fuori

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Il Bologna pre Bologna-Lazio (© Damiano Fiorentini)
(© Damiano Fiorentini)

Forse, nemmeno nei sogni più belli si poteva immaginare una partita come quella andata in scena domenica 16 marzo al Dall’Ara. Una partita ricca di insidie, con un peso specifico non da poco, vista una classifica che cambia praticamente ogni weekend. Bologna-Lazio, invece, è stato un manifesto.

Non è impossibile trovare un “uomo della domenica”, quindi un migliore in campo: Odgaard, Orsolini, Ndoye, Miranda. Potrebbe essere uno di loro, ad esempio. Ma, ieri, l’uomo della domenica è stato il Bologna, tutto. Chi è sceso in campo, chi l’ha guidata da fuori, chi l’ha costruita e chi la tifa sugli spalti, rappresentando il dodicesimo uomo.

Un Bologna di alto livello…

Lo avevano detto, nel pre-partita, prima Riccardo Orsolini e poi Marco Di Vaio: la partita è difficile, il primo di tanti scontri diretti da qui alla fine. Ebbene, poco più di un’ora e mezza dopo sembrava tutt’altro. Una Lazio sicuramente sottotono, ma un Bologna straripante praticamente per chiunque, quello visto ieri al Dall’Ara. Per questo motivo, oggi, è giusto premiare tutta la squadra, per quello messo in campo. Un 5-0 storico, senza appello, ricamato sin dai primi minuti, dove i Rossoblù sembravano avere una benzina diversa rispetto agli avversari. Aggressione, uscita palla, attacchi alla profondità e recuperi sin dal primo pressing. Ieri il Bologna è stato praticamente perfetto.

Bologna-Lazio 5-0 (© Damiano Fiorentini)

Riccardo Orsolini e Jens Odgaard dopo il gol del 1-0 in Bologna-Lazio (©Damiano Fiorentini)

Da chi ha iniziato il match a chi lo ha concluso, magari subentrando: la percentuale di errore rasenta lo zero. La macchina guidata brillantemente da Vincenzo Italiano ieri ha messo in atto la miglior prestazione della stagione, al momento opportuno. Questo è un segno positivo per tanti fattori: il primo, il più importante, è che chiunque in questo Bologna può rendere al massimo, in qualsiasi momento della partita. Tutti possono dare il loro contributo, e in questo meccanismo è difficile che i risultati non arrivino. C’è fiducia, tanta. C’è soprattutto consapevolezza dei propri mezzi.

…come la classifica

Vedere il Bologna prendersi il quarto posto, l’ultimo valevole per la prossima Champions League, con questa prestazione, non può non farti “premiare” – metaforicamente – tutta la squadra. Perché un 5-0 non può arrivare per un singolo giocatore: l’emblema è proprio l’ultimo gol, dove in tre su quattro dei protagonisti erano subentrati. Tornando ai motivi per il quale questa prestazione globale sia un segno positivo: due settimane di sosta, in quella posizione, dopo quella prestazione. Prima di un aprile non decisivo, di più: potenzialmente storico. E, a Bologna, la mentalità hanno dimostrato di averla instaurata sulle giuste frequenze.

Stadio Dall'Ara, Bologna (© Damiano Fiorentini)

La coreografia dei tifosi all’ingresso delle squadre in Bologna-Lazio (© Damiano Fiorentini)

La classifica non può che far sorridere soprattutto chi la guarda da fuori: i tifosi. Anche loro ieri hanno dato il loro contributo, come al solito fondamentale. E, anche loro quindi, si meritano di comparire come “uomini della domenica”. È l’ambiente Rossoblù che fa la differenza, oggi: non lo diciamo noi, o qualcuno di “esterno”, ma lo ribadiscono gli stessi protagonisti, dall’allenatore ai calciatori. Anche la dirigenza, in toto: coloro che hanno creato tutto questo. Con pazienza e intelligenza, consci delle proprie scelte. Che si stanno rivelando vincenti, ancora una volta. Tutti, oggi, sono uomini della domenica.

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