Bologna FC
All’interno del post-partita: un Bologna a due facce
Bologna strappa un punto a Lecce: difesa solida, rimpianti in attacco. Italiano vuole di più, e per questo venerdì arriva il Torino.

Ci sono partite che non entrano negli annali, che non si tingono di epica, ma che raccontano molto più di quello che un tabellino possa suggerire. Lecce-Bologna è stata una di queste: uno 0-0 che non si ricorderà per spettacolarità, ma che ha messo a nudo il DNA di una squadra solida, compatta, resiliente. Un punto strappato con determinazione, non senza qualche rimpianto, ma che conferma la crescita del gruppo guidato da Vincenzo Italiano.
Lecce-Bologna: un inizio complicato
Luci e ombre, come sempre accade in trasferte delicate contro squadre che lottano per la salvezza. Il Bologna ha iniziato con il freno a mano tirato, quasi distratto, come ha ammesso anche Remo Freuler nel post-partita: «No, la stanchezza non è la motivazione. Siamo partiti un po’ piano e abbiamo regalato un paio di palle gol al Lecce».
Una fragilità iniziale che poteva costare cara, ma che si è progressivamente trasformata in una presa di coscienza, in una crescita durante i novanta minuti. Dopo i primi venti minuti di sofferenza, la squadra ha iniziato a macinare gioco, utilizzando i lanci lunghi per aggirare la battaglia a centrocampo e poi cercando di costruire palla a terra, con un piglio diverso.
Il Bologna a Lecce: una difesa di ferro
La chiave di Lecce-Bologna è stata la solidità difensiva. Ottavo clean sheet stagionale, Skorupski migliore in campo con interventi decisivi, e un Casale che, si è fatto trovare pronto: «Sono contento per la prestazione, ho sempre spinto con il sorriso in allenamento e mi sono fatto trovare pronto». Parole che testimoniano lo spirito di questo Bologna: un gruppo dove chiunque venga chiamato in causa risponde presente!
I rimpianti e l’assenza di Odgaard a Lecce
Eppure, non sono mancati i rimpianti. Italiano lo ha sottolineato con una punta di rammarico: «Abbiamo provato a fare qualche regalo al Lecce, nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio e per poco non andiamo in vantaggio». E proprio quel “per poco” pesa. Il gol annullato a Dallinga è il quarto tra Serie A e Champions League, un dettaglio che avrebbe potuto cambiare il volto della partita. «Potevamo passare in vantaggio a pochi minuti dalla fine, e sarebbe stato il gol che ci avrebbe dato questa vittoria», ha aggiunto il tecnico rossoblù.
C’è però un elemento che ha fatto la differenza: l’assenza di Odgaard. Il danese è ormai un ingranaggio chiave nello scacchiere di Italiano, capace di interpretare al meglio il ruolo dietro la punta e di dare peso e imprevedibilità alla manovra offensiva. Senza di lui, il Bologna ha creato meno del solito, e il tecnico lo ha ammesso: «Che Odgaard sia un’assenza importante è evidente. Ci dà tanto, soprattutto in zona gol ha fatto la differenza col suo mancino».
Bologna, ora testa al Torino
Ora il Bologna deve guardare avanti. Venerdì al Dall’Ara arriva il Torino di Vanoli, un altro esame di maturità. «Noi del Bologna guardiamo partita per partita», ha dichiarato Freuler. E in fondo è giusto così. La squadra ha già dimostrato di poter stare tra le grandi, e Italiano lo sa bene: «Queste sono le partite che temo di più. Se non le prepari bene, rischi di perdere punti pesanti».
La lotta per l’Europa si deciderà nei dettagli, negli scontri diretti ma anche nelle battaglie come questa. Il Bologna ne è consapevole. Un punto a Lecce non entusiasma, ma conferma una questione fondamentale: questa squadra c’è, ed è pronta a giocarsi le sue carte fino alla fine.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
