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Bologna, l’intervista a Giacomo Cipriani: «Ho fiducia in Italiano» (Stadio)

L’ex attaccante del Bologna Giacomo Cipriani ha parlato del Bologna attuale e delle differenze tra il calcio di oggi e il suo.

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Bologna Champions
Bologna FC 1909 (© Damiano Fiorentini)

L’ex attaccante rossoblù ha commentato l’attuale situazione del Bologna e ha anche parlato del suo passato da calciatore. Giacomo Cipriani è uno di quei giocatori che rappresenta al 100% la fedeltà per una squadra. Lui che è nato e cresciuto a Bologna, che ha sempre tifato per i felsinei e che, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, è arrivato a coronare il sogno di esordire con la maglia rossoblù.

Le parole di Cipriani sull’attuale situazione del Bologna

Interpellato riguardo all’inizio un po’ zoppicante della sua squadra, Giacomo Cipriani si è espresso predicando calma: «Quest’anno è cambiato tanto, dall’allenatore ai giocatori. L’anno scorso era un momento di esaltazione continuo, dove ognuno ha fatto molto bene, compreso il tecnico». La parola d’ordine deve essere una sola: «Diamo fiducia a Italiano, che ha idee diverse da Motta. Non è neanche facile per la squadra resettare».

Sul dualismo in attacco, invece, si è espresso così: «Dallinga e Castro sono due ragazzi giovani. Castro ha buone caratteristiche, ma bisogna capire se farà il titolare o se stanno aspettando Dallinga, che magari è un po’ indietro di condizione». Troppo presto per farsi un’idea definitiva: «Sono due profili interessanti, farsi un’idea adesso non è semplice».

Cipriani ha parlato anche del possibile cammino in Champions League del Bologna: «Difficile fare ipotesi, perché bisogna stare attenti anche al calendario delle altre», ecco quali potrebbero essere gli obbiettivi della squadra: «valorizzare i giocatori in rosa, soprattutto i giovani, oltre a fare una bella figura. Confrontarsi alla pari con certe squadre che masticano da molto più tempo la Champions è già un obbiettivo raggiunto».

Il suo passato in rossoblù

Nel corso della sua intervista, Cipriani ha anche parlato delle emozioni vissute da lui come giocatore. In particolare, ha accennato a quando cominciò ad assaporare l’Europa: «Già dai tempi di  Mazzone avevo iniziato ad assaporare l’Europa, anche se non da protagonista». Rispetto ad oggi però c’era una differenza: «Quelli erano gli anni d’oro del Bologna, quella squadra era abituata a stare a certi livelli. Quello ottenuto da questa squadra, invece, è un risultato storico». 

Sarà importante presentarsi pronti all’evento: «I ragazzi, anche quelli della Primavera, che faranno la Youth League, devono avere un senso di responsabilità. Per lui, le prime partite con la maglia rossoblù furono un sogno ad occhi aperti: «Sergio Buso mi ha portato in prima squadra, ha creduto in me lanciandomi contro lo Zenit a 19 anni. Oggi si parla sempre di far esordire i giovani, sembra quasi una gara, una volta succedeva solo se te lo meritavi davvero».

Sempre in tema di differenze rispetto ad oggi, per Cipriani anche i rapporti interni allo spogliatoio sono cambiati: «Non dico che c’era nonnismo, ma sicuramente un rispetto delle gerarchie che oggi non vedo più». In chiusura, un consiglio ai ragazzi che stanno per approcciarsi all’Europa: «Non fatevi risucchiare dai riflettori, dovete concentrarvi sui vostri miglioramenti e stare con le vostre famiglie. Non ho dubbi, lo faranno: conosco Ravaglia ed è un bravo ragazzo».

Fonte: Sebastiano Moretto, Stadio

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