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Bologna, lo scontro per Theate con l’Ostenda finisce al TAS

C’è il TAS in mezzo tra il Bologna e l’Ostenda per il caso Theate: i Rossoblù ritengono di non dover pagare nessun bonus ai belgi

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Arthur Theate (© Damiano Fiorentini)
Arthur Theate (© Damiano Fiorentini)

Il nome di Arthur Theate torna in orbita Bologna. No, non come rinforzo per la retroguardia, ma per questioni risalenti al suo approdo a Bologna, nell’estate 2021. L’altra parte in causa di questa storia non è il giocatore, ma è l’Ostenda, il club che ha ceduto Artur proprio al Bologna. Contratti, clausole apparentemente non rispettate e il ricorso al TAS: come stanno le cose?

Theate, l’Ostenda chiede un risarcimento al Bologna

Facciamo qualche passo indietro. Arthur Theate arriva al Bologna nell’estate del 2021, per la cifra di 6,5 milioni di euro, versata dal club Rossoblù all’Ostenda, club proprietario del cartellino del difensore, a quel tempo. Tutto normale, quindi. Fino a questo momento, è una normalissima storia di calciomercato, in una normalissima trattativa.

Il problema, per il Bologna, sorge successivamente, proprio in questo periodo: il club dell’omonima città belga è arrivato al fallimento, ed è in mano a curatori fallimentari incaricati per racimolare denaro e gestire tutte le situazioni pendenti. Ecco, secondo il club belga, quella con il Bologna è una di quelle situazioni, ma a Casteldebole la pensano diversamente.

Arthur Theate (© Damiano Fiorentini)

Arthur Theate (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna ricorre al TAS: non c’è nessun credito nell’affare Theate

L’Ostenda, in queste settimane, richiede al Bologna il pagamento di bonus, secondo il club belga pattuiti in fase di vendita, per le convocazioni di Theate in nazionale. Ciò che contesta il club Rossoblù è, oltre alla non-esistenza di questi bonus nel contratto, anche il periodo in cui queste convocazioni sono effettivamente avvenute, e cioè dopo la vendita dello stesso Arthur al Rennes da parte dei Felsinei, per la cifra di 22 milioni di euro.

Ecco perché la dirigenza, in quel di Casteldebole, è determinata a percorrere la propria strada e ha invocato il Tribunale Arbitrale dello Sport in quel di Losanna: si contestano modi e tempi della richiesta perpetrata dall’Ostenda al Bologna. Secondo i Rossoblù, questo credito non ha, in alcun modo, senso di esistere.

Fonte – Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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