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Bologna-Milan 2-1: il Bologna da 1 a 10

Una notte magica per un ottimo Bologna: scopriamo le ragioni della vittoria grazie alle dieci statistiche chiave

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Ferguson in campo durante Bologna-Milan
Ferguson in campo durante Bologna-Milan (©: Damiano Fiorentini)

Il ritorno alla vittoria del Bologna è sintomatico di una squadra che non molla di fronte alle difficoltà e che lotta fino alla fine. Scopriamo le ragioni del successo di ieri grazie alle 10 statistiche chiave.

1- Il dribbling riuscito di Dominguez

Forse ieri sera non sarà stato decisivo, ma la tecnica con cui risolve i suoi problemi nel mismatch coi difensori è spaventosa. Si porta dietro Jimenez tutta la partita ed è bello e concreto: sta diventando un problema per tutti. E, per come si accende, lascia quell’entusiasmo a chi lo guarda che solo i veri campioni sanno dare. Se dovrà diventare l’ultimo di una lunga serie di leggende argentine, che accada sotto le due torri, perché questo ragazzo è ogni gara più efficace. Anche quando non fa il dribbling da post virale sui social. Spettacolo.

2- I lanci di Ndoye

Se Theo Hernandez è tornato a casa con un giallo ed una gran confusione in testa, il merito è di quella freccia svizzera che non gli ha fatto capire molto, almeno in fase difensiva. Il primo gol è conseguenza di una sua sgasata, il secondo di uno scippo felino su una disattenzione sanguinosa di Pavlovic: questo Dan è da Champions.

3- Gli intercetti di Casale

Nonostante il cartellino, comunque ben speso, la gara del centrale resta di tutto rispetto. Mette ai lati dell’area di rigore il filo spinato, rendendola inaccessibile a chiunque lo sfidi e si permette anche di prendere un palo. Sarebbe stato un gol meritatissimo, ma in una serata così lamentarsi pare eccessivo. A questo punto la domanda è lecita: il Bologna ha fatto un affarone, con l’obbligo di riscatto a 7.5 milioni, nonostante un inizio complicato. La Lazio come ha fatto a lasciarlo andare così “facilmente”? Forse bisognerebbe dare più valore ai talenti azzurri; per ora sappaimo solo che a Bologna sta certamente trovando il suo spazio.

Nicolò Casale (© Bologna FC 1909)

Nicolò Casale (© Bologna FC 1909)

4, 5- I corner del Bologna e del Milan

Queste due statistiche, che vanno prese assieme per una migliore analisi, sono la ragione del match scoppiettante di ieri sera. Tutte e due le squadre hanno attaccato a testa bassa a fasi alterne e difeso con grande ordine in un match sostanzialmente equilibrato: che grandiosa pubblicità del campionato italiano, troppo spesso disprezzato ingiustamente anche dai suoi stessi seguaci!

6- I duelli aerei di De Silvestri

Si perde Leao sul gol, ma il confronto in velocità col portoghese non lo avrebbe potuto gestire diversamente. Anche perché in più di ottanta minuti lo ha messo alle strette, costringendolo a rallentare quell’impeto che, se assecondato, rende il rossonero un cliente scomodo.

Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

7- I gol in A di Castro

Il gol delle polemiche resta un sigillo fondamentale che potrebbe cambiare il significato di una stagione, e che sia stato l’argentino a segnarlo non è un caso. Bomber d’eccezione, svaria, si sacrifica, crea e conclude anche. Ah, quasi dimenticavo, difende anche, chiudendo un paio di cross avversari. Chi trova un Toto, trova un tesoro.

8- Punti, 5 squadre… e occhio alla Roma

Dal quarto posto della Juventus al Milan ottavo, la zona europea è compressa in otto punti. In più, la Roma guarda golosamente il calendario, perché è una delle squadre più in forma al momento e, lunedì, ha accorciato sul Milan. In Serie A ci sarà un finale di stagione da divertirsi.

Dominguez e Saelemaekers Bologna-Roma 2-2

Dominguez e Saelemaekers Bologna-Roma 2-2 (© Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)

9- Gare di A nel 2025

Sabato i rossoblu hanno perso l’imbattibilità, ma resta un anno solare memorabile per Italiano e i suoi. Ancora in corsa per obiettivi importanti in Coppa e campionato e fuori con onore dalla Champions, gli ingredienti per un ottimo finale di stagione ci sono tutti.

10- I possessi di Dallinga

Thijs è entrato in una gara che, specialmente per un subentrato, poteva essere schiacciante. Per pressione ed intensità. L’olandese, invece, non sbaglia una scelta e tiene su molto bene la squadra, quasi senza far sentire l’assenza del suo compagno di reparto. D’altronde, ha dimostrato lo spirito di sacrificio “alla Castro”. Di segnali di crescita, rispetto ad inizio stagione, ce ne sono sempre di più e più evidenti.

Fonte: Sofascore, Lega Serie A

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