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Bologna-Milan, l’ennesima figuraccia della Lega Serie A (e non solo…)

Non bastano le figuracce accumulate su pirateria, diritti TV e tanto altro, la Lega Serie A avrebbe voluto far disputare a tutti i costi una gara che non aveva senso di essere disputata ora…

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Lega Serie A
Stadio Renato Dall’Ara (© Bologna FC 1909)

La Lega Serie A ha raggiunto nuovi confini di impreparazione e reazione agli eventi. Nella giornata di ieri, Bologna-Milan era stata sospesa dal Sindaco di Bologna per via della mancanza delle condizioni di sicurezza per disputare la partita al Dall’Ara.

Una decisione assunta con coscienza dal primo cittadino del capoluogo emiliano che, in vista anche dell’allerta arancione di queste ore, ha voluto precauzionalmente mettere al sicuro tutta la città. Uno stop che ha colto di sorpresa i “signori” della Lega Serie A, i quali evidentemente non hanno seguito i telegiornali di questa settimana. E, peggio ancora, non sanno che lo Stadio Renato Dall’Ara si trova in uno dei quartieri più colpiti dalle inondazioni.

Bologna-Milan sballottata in giro per la Penisola

Dopo la sospensione della gara, la Lega non si è preoccupata di disporre immediatamente una data di recupero. Ha preferito invece cercare una soluzione per giocare comunque domani. Prima l’opzione Dall’Ara a porte chiuse (possibilità che implica comunque l’utilizzo da parte delle autorità di risorse utili altrove). Poi le altre due assurde opzioni: spostare la partita a Como o a Empoli. E, ovviamente, per motivi organizzativi e di capienza, a porte chiuse. Possibilità queste ultime che il Bologna, giustamente, non ha voluto prendere in considerazione.

Impreparati a gestire le emergenze

Già in altre occasioni la Lega Serie A, ente organizzatore del massimo torneo sportivo su territorio italiano, aveva dimostrato di non saper reagire alle emergenze. L’elemento peggiore di questa vicenda è che la Serie A non ha un protocollo che disponga dei cambiamenti in caso di emergenze come queste. Un modus operandi che aiuti le società e la Lega stessa a portare a termine il campionato nel modo più regolare possibile. Il calendario sempre più fitto imporrebbe di prevedere soluzioni diverse e anche “originali” per superare questi problemi e invece niente da fare.

Una soluzione condivisibile, per esempio, sarebbe stata l’inversione dei campi. Superata la rigidità del calendario simmetrico e considerando che l’evento atmosferico avverso è giunto nel weekend scorso c’era una soluzione facilissima a disposizione: lo spostamento della gara a San Siro. E il ritorno si sarebbe poi giocato a Bologna.

Il rinvio di Bologna-Milan? Chi non vuole capire, continuerà a non capire

Detto questo, la situazione è chiara ed evidente. Il quartiere dello Stadio è stato duramente colpito dalle inondazioni e non è l’accesso allo stadio ad essere pericoloso, la viabilità per arrivare al Dall’Ara. Il Sindaco Lepore, tenuto conto dell’allerta meteo diramata nuovamente in queste ore e quindi della necessità di Forze dell’Ordine e soccorritori a disposizione, ha giustamente dato priorità alla salute dei cittadini. Da qui la sospensione dell’evento, anche a porte chiuse. Perché chi non vuole capire continuerà a non capire quali siano i problemi ad ospitare un evento da 35 mila spettatori. E quindi a volte sarebbe meglio tacere e prendere atto delle decisioni di chi sorveglia sulla nostra incoscienza…

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1 Commento

1 Commento

  1. Gino Latino

    25 Ottobre 2024 at 21:32

    Springsteen poteva suonare per 50000 in piena alluvione, qui invece non si è voluto giocare e basta,forse per recuperare energie dopo la Champions

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