Bologna-Milan: la Lega dice no al rinvio, tutto pronto a Como

Bologna-Milan, salvo sorprese dell’ultimo minuto, si giocherà. La Lega rimane sulle sue idee e procede con gli accordi, nonostante la nota ufficiale di ieri del Comune di Bologna: “La partita non si giocherà a causa del maltempo“. È già tutto delineato con sindaco, questore e prefetto di Como per giocare eventualmente la partita al Sinigaglia.

La Lega vuole giocare: le opzioni

In mattinata è prevista la chiamata tra Matteo Lepore, sindaco di Bologna, e il prefetto Attilio Visconti, per capire se la partita si possa giocare al Dall’Ara. Le possibilità al momento sembrano essere tre. La più improbabile è il normale svolgimento della partita, con un Dall’Ara a porte aperte, opzione ormai da escludere. Al contrario, Lepore potrebbe decidere per un match a porte chiuse e, in tal caso, Bologna-Milan si giocherebbe al Dall’Ara senza spettatori.

Se dovessero decidere che Bologna non potrà ospitare la partita, si passerebbe inevitabilmente al piano di riserva: la “trasferta” a Como. Anche in tal caso, la partita si giocherebbe senza spettatori visti i tempi strettissimi per una possibile messa in vendita dei biglietti.

A minuti l’assemblea: la Lega dice no al rinvio di Bologna-Milan per gli incastri di calendario

Le prossime ore saranno cruciali. La Lega ha in programma un’assemblea alle 11:30, convocata per altri motivi, ma che inevitabilmente si concentrerà anche sulla partita in programma domani a Bologna. La situazione è in evoluzione, ma la Lega rimane della sua posizione. I motivi? I complessi incastri del calendario e le difficoltà nel trovare una nuova data disponibile, che non sconfini addirittura nel 2025.

Al centro della polemica anche la presenza a Bologna della fiera “Auto e Moto d’Epoca”, che porta in città migliaia di appassionati. Sebbene l’evento si svolga a circa 7 chilometri dal Dall’Ara, lontano dalle zone alluvionate, la Lega potrebbe considerare questo afflusso di persone come un ulteriore elemento a sostegno della disputa della partita.

(Fonte: Luca Bianchin – La Gazzetta dello Sport)

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