Bologna, Moro ora è un incedibile. La dirigenza lavora per trattenere il croato

Primo gol in Serie A e lampi di classe. Nikola Moro si sta ritagliando uno spazio nel Bologna di Thiago Motta, talmente importante che il tecnico inizia a pensare di inserirlo in maniera definitiva nel suo XI titolare. Per questo nelle scorse settimane anche il croato sarebbe stato inserito nella ristretta lista degli incedibili, insieme a Posch e Dominguez. Se per questi ultimi si procede in direzione si procede verso il riscatto dell’austriaco e il rinnovo dell’argentino, per Moro ci sarà da attendere e capire.

RISCATTO O NUOVO PRESTITO. Lo scorso agosto Sartori strappò il centrocampista dalla Dinamo Mosca in prestito con diritto di riscatto fissato a 8.5 milioni. Una cifra importante dettata dal talento che gli addetti ai lavori attribuiscono all’ex regista della Dinamo Mosca. Talento che finalmente sta emergendo in rossoblù dopo mesi di lungo ambientamento. Il Bologna dovrà dunque decidere cosa fare con Moro, due le possibilità: riscatto o nuovo prestito. Molto potrebbe dipendere dalla pronuncia della FIFA in merito alle operazioni di mercato con le squadre, che al momento sono limitate a causa dei noti fatti di attualità. Di fronte ad una situazione del genere e con una pronuncia della FIFA che potrebbe tardare ad arrivare, il Bologna bisogno di certezze in merito alla permanenza di uno dei calciatori preferiti di Thiago. Per questo, Sartori e Di Vaio hanno scelto la via di un nuovo prestito e per questo stanno lavorando con il club russo.

ATTESA. Si dovrà comunque attendere per capire meglio la situazione. Una schiarita sulla situazione che riguarda Moro dovrebbe arrivare tra maggio e giugno quando sarà tempo di riscatti e firme sui rinnovi. Tra questi prolungamenti anche il rinnovo di Motta che sembra ormai una questione di tempo. Le parti sembrano volere tutte il prolungamento dell’accordo fino al 2025 (il contratto del tecnico ha ora scadenza nel 2024) e la firma di Thiago dovrebbe arrivare entro un mese, quando la stagione andrà verso la sua “discesa” finale.

Fonte: Matteo Della Vite, La Gazzetta dello Sport

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