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Bologna, Motta-Arnautovic rapporto da ricucire: diplomazia rossoblù al lavoro

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Una frattura da ricomporre per un finale di stagione da vivere assieme e con profitto per il bene del Bologna. Ci vorrà buon senso e diplomazia per risolvere la situazione tra Thiago Motta e Arnautovic. I rossoblù devono continuare a perseguire la strada che porterebbe all’Europa. Per farlo c’è bisogno dell’ausilio di tutti. In particolare del giocatore più importante di tutti, quel Marko Arnautovic che tutti aspettavano e che Thiago ha fatto pian piano dimenticare a suon di vittorie di in sua assenza.

RINUNCIARE AD ARNA. 19 punti in 9 gare prima del ko di Torino, la crescita di Barrow, il ritorno in contemporanea di Zirkzee. Quella voglia, nemmeno tanto nascosta, di far valere il lavoro del gruppo al di là del gruppo. C’è tutto questo nella scelta di Motta di non inserire Arnautovic nel finale di gara dell’Olimpico Grande Torino, nonostante le indecisioni e le difficoltà della squadra di Juric. Lo stesso tecnico croato ha sostanzialmente “ringraziato” per l’assenza del centravanti austriaco, rimasto in panchina senza scaldarsi tutta la gara. Thiago si è limitato a dare giustificazioni di carattere tecnico, ma è evidente che se hai un top player in squadra non puoi farne a meno soprattutto in un assalto finale dove l’avversario ti attende impaurito.

DIPLOMAZIA. C’è dunque da lavorare. Sarà compito dell’area tecnica rossoblù ricomporre la frattura. Se non si dovesse arrivare ad una definitiva pace visti gli screzi precedenti come la sostituzione mal digerita contro la Samp o l’esultanza contro il Sassuolo, l’obiettivo è quello di una tregua. Un quieto vivere tra le parti che aiuti il gruppo a recuperare l’aiuto di un giocatore fuori dal comune per raggiungere il miglior risultato possibile. Insomma, Sartori e Di Vaio dovranno lavorare con l’obiettivo di smussare gli angoli di due caratteri fumantini, accesi da una situazione potenzialmente esplosiva.

OCCHIO ALL’ESTATE. Una vicenda e una situazione così importante non può tuttavia non avere ripercussioni sul futuro. Se il problema dovesse solo essere trattata con “antidolorifico”, l’operazione a fine stagione sarebbe inevitabile. A quel punto Marko Arnautovic potrebbe addirittura chiedere la cessione, chiudendo la sua esperienza bolognese con un anno d’anticipo rispetto al contratto. Il Bologna dal canto suo parrebbe molto più propenso ad accettare una situazione di questo genere, consapevole di avere in rosa buon materiale per lavorare ad una sua sostituzione e spazio salariale per sostituire l’austriaco che ha un ingaggio altissimo per le casse rossoblù. Insomma, non è da escludere che i rossoblù possano decidere pacificamente di monetizzare l’addio di Arnautovic ad un anno dalla scadenza.

 

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna / Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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