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Dan Ndoye, il colpo che non fu del Napoli

Ndoye segna un gol da applausi contro il Napoli: tacco vincente e ottava rete stagionale per lo svizzero del Bologna.

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Dan Ndoye, protagonista di Bologna-Venezia 3-0 (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Un anno fa, allo stadio “Maradona” di Napoli, Dan Ndoye segnava il suo primo gol in Serie A, un colpo di testa che spalancava al Bologna le porte della Champions League. Ora, tra le mura di casa, ecco l’ottava rete stagionale dello svizzero, a testimonianza di una crescita esponenziale.

Dan Ndoye: rimpianto per Antonio Conte?

Oggi Ndoye è un giocatore trasformato, maturato, affamato. Ieri, sempre contro il Napoli, ha timbrato l’ottavo sigillo di una stagione memorabile. Un’azione che ha messo in ginocchio la difesa partenopea e che ha probabilmente fatto rimuginare Antonio Conte, spettatore forzato dalla tribuna a causa della squalifica. Proprio lui, a gennaio, aveva indicato lo svizzero come possibile erede di Kvaratskhelia, destinato al PSG. Ma il Napoli virò su una soluzione più economica, lasciando Ndoye (così come Garnacho e Adeyemi) fuori dai radar. Oggi quella scelta ha un retrogusto amaro per il tecnico azzurro.

Dan Ndoye: prestazione da leader nella ripresa

Nel secondo tempo, il Bologna è salito di tono con prepotenza, e Ndoye è stato il simbolo di questa crescita: imprendibile, quasi arrogante nel modo in cui ha scompaginato i piani difensivi degli azzurri. E Di Lorenzo, già in difficoltà contro di lui agli ultimi Europei, ha potuto contenerlo solo usando le maniere forti.

La rete è una piccola opera d’arte. Dopo essersi accentrato per dare peso all’attacco, lo svizzero si è inserito con tempismo chirurgico. Il pallone gli è arrivato dopo una combinazione fluida tra Miranda e Odgaard: tacco elegante, da fuoriclasse. Juan Jesus ha provato a salvare il salvabile, ma la palla, rimbalzando sulla traversa e poi oltre la linea, ha confermato il verdetto: gol e gioia rossoblù.

Le dichiarazioni post-partita in due parole: fiducia e ambizione

Otto passaggi, da un Freuler feroce nel recupero su Lukaku fino alla carezza finale di Ndoye. Un’azione che ha fotografato l’anima di questo Bologna: organizzato, affamato, brillante. Un secondo tempo dominato con intensità, dopo un primo tempo più spento, dove il Napoli aveva fatto la voce grossa.

«Giocare qui è sempre speciale, i nostri tifosi ci danno un’energia unica», ha dichiarato Ndoye a fine partita. E sul tacco che ha fatto impazzire il Maradona: «È stato istinto puro, ho capito subito che era il momento giusto per provarci. Sono felice per il gol, ma soprattutto per come abbiamo reagito». Accanto a lui, il solito Freuler, motore silenzioso e fondamentale: «Ci aspettano sfide complicate, ma con questa mentalità possiamo davvero puntare in alto».

Il Bologna vola, e lo fa spinto della sua trazione svizzera.

Fonte: Alessandro Mossini, Il Corriere di Bologna

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