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Bologna, Ndoye e i suoi “fratelli di tacco”

Non è la prima volta che i Rossoblù strabuzzano gli occhi per un colpo di tacco: da Ndoye a Ramirez, passando per Di Vaio e Diamanti ma non solo

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Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Alcuni sono ancora increduli, da lunedì sera. Un immagine nitida del momento, condita dall’infinita visione degli highlights.  Il gol di Dan Ndoye in Bologna-Napoli, un colpo di tacco da antonomasia, ha lasciato molti senza parole. Nemmeno lui ancora ci credeva nel post-partita, forse, spiegando che era l’unico modo per colpire quella palla.

Il tacco di Ndoye riporta alla mente altri gesti tecnici meravigliosi in Rossoblù, tra gol e assist. Da Ramirez a Diamanti, passando per l’attuale DS del Bologna, Marco di Vaio, fino ad arrivare agli ultimi numeri 9, Joshua Zirkzee e Santiago Castro.

Bologna, quando il tacco è arte…

Del gol di Dan Ndoye in Bologna-Napoli, è bello tutto. L’azione prolungata dei Rossoblù, fino ad arrivare all’imbucata di Miranda per Odgaard, millimetrico nel trovare lo svizzero a centro area, il quale poi ha scavalcato Juan Jesus e Scuffet con quel gesto tecnico, che oltretutto ha baciato anche il palo lontano. Insomma, abbiamo tutti avuto la reazione di Orsolini durante l’esultanza, il quale è sembrato dire a Freuler: “Ma che gol ha fatto?”.

Un altro che ha fatto pronunciare la stessa frase, molto probabilmente, è stato Gaston Ramirez, nella stagione 2011-2012. Stesso stadio, porta opposta. Era il 21 febbraio, in un Bologna-Fiorentina già di per sé mai banale. Simile anche la costruzione: Diamanti verticalizza per Di Vaio, che dal fondo trova Ramirez, il quale di fino – e anche lui con il piede debole – batte Boruc.

…anche negli assist

Già, perché se di Dan Ndoye e Gaston Ramirez rimarrà impresso nella memoria il gesto tecnico valevole la rete decisiva, altre gesta hanno portato poi il compagno a segnare, con lo stesso tipo di importanza. Nella stessa stagione della perla di Ramirez, gli altri due protagonisti dell’azione lo hanno rifatto. Bologna-Siena del 4 dicembre 2011: Diamanti libera Di Vaio proprio con un colpo di tacco, che l’ex bomber Rossoblù rifinisce in gol. Più di qualche anno dopo, e cioè nel 2020, è Musa Barrow a prendersi la scena nella stessa maniera. Bologna-Lecce, 26 luglio: passano due minuti e Musa, con un colpo di tacco col contagiri in mezzo all’area trova Palacio, bravo a tramutare in gol.

Ma anche “ai giorni nostri”, tra la scorsa e questa stagione, ci sono state assistenze di fino. La prima è ancora nella memoria di chiunque. Inter-Bologna, ottavo di finale di Coppa Italia. È il 112 minuto – dettaglio da non tralasciare – quando Joshua Zirkzee, un mago, tira fuori dal cilindro un colpo di tacco volante su un calcio d’angolo diretto sul fondo. L’olandese, così, trova il connazionale Beukema, che sigla la rete del vantaggio. E poi, Juventus-Bologna di quest’anno. Santiago Castro, con un colpo di tacco passato anche sotto le gambe di Gatti, libera Pobega che, uno contro uno con Perin non sbaglia.

Fonte – Davide Centonze, Corriere dello Sport – Più Stadio

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