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Bologna, Nikola Moro può alzare la qualità del centrocampo rossoblù?
Domenica sera contro la Salernitana, Thiago Motta a sorpresa ha schierato Nikola Moro dal primo minuto nel centrocampo del Bologna. Una mossa a sorpresa quella del tecnico italo brasiliano che, nelle ultime settimane, ha deciso di cambiare le carte in tavola in mediana prima con l’inserimento di Fabbian al posto di Aebischer e poi con il ritorno di Moro all’Arechi. Il croato era un po’ scomparso dall’undici titolare rossoblù, ma non era mai uscito dai radar di Motta che, di quando in quando, lo ha riproposto.
Moro rallentato da problemi fisici?
Dopo la gara contro la Salernitana, Nikola Moro è tra i giocatori che è andato ai microfoni delle varie televisioni per rispondere alle domane dei giornalisti. Tra le dichiarazioni Moro, infatti, è emerso che il centrocampista ex Dinamo Mosca sarebbe fuori forma: «Anche per me questa partita è stata molto importante, oltre al fatto che è la prima nostra vittoria stagionale in trasferta. Io mi sento bene, sicuramente non posso andare al 100% per tutti i 90 minuti ma è normale. Credo che in futuro potrò ritagliarmi più minuti e fare bene». L’impressione è che, considerato l’utilizzo costante fatto nel finale della scorsa stagione e l’avvio sottotono di questa, Motta stesse gestendo una condizione fisica scadente. Ora che Nikola sta crescendo di tono, le sue abilità tecniche, il suo dinamismo e la sua intelligenza nell’andare a cercare gli spazi per ricevere il pallone, potranno tornare in primo piano in questo Bologna.
Alla qualità di Moro il Bologna non può rinunciare
Chi scrive era convinto, e lo è tuttora, che il Bologna di Motta non possa rinunciare senza contraccolpo alla qualità di Nikola Moro. Certo, non parliamo di un indispensabile, altrimenti ovviamente il Bologna non avrebbe potuto conseguire i risultati che ha ottenuto senza Moro costantemente titolare. Eppure, la qualità del suo movimento e del suo piede destro è unica in questa squadra. Per sopperire alla mancanza di qualità in impostazione, Thiago è ricorso ad un centrocampo molto muscolare, molto abile nel contrastare il palleggio altrui. Moro è l’uomo che è mancato per alzare la qualità dell’impostazione della manovra offensiva nella metà campo avversaria. Non è un vero e proprio regista, ma può farne le veci in taluni frangenti del gioco. I rossoblù stanno comunque pensando di inserirne uno in rosa e pensano a Tanner Tessmann, giocatore con doti fisiche molto diverse da quelle di Moro.
I gol del centrocampo
Finora dal centrocampo il Bologna ha trovato cinque reti: 3 firmate Lewis Ferguson e 2 di Giovanni Fabbian. Un buon bottino che può certamente essere rimpolpato dai due “bomber” del centrocampo rossoblù, che nell’ultima stagione tra A e B hanno messo assieme 15 realizzazioni. Tuttavia, il potenziale del centrocampo rossoblù è superiore a quello dello scorso anno che firmò 13 gol. Al di là dell’attesa per i gol di Remo Freuler, in grado di mettere la propria firma nel tabellino 2/3 volte l’anno, l’inserimento sempre più frequente di Moro non solo garantirebbe una qualità in rifinitura che in pochi hanno messo in mostra l’anno scorso (5 assist in 1219’) ma porterebbe una importante qualità anche nell’incrementare la pericolosità del Bologna anche dalla distanza. Il tiro da fuori area ha ormai pochi specialisti, Moro potrebbe essere un interprete importante di questo fondamentale, anche perché pure durante questa stagione, il croato ha messo in mostra le sue qualità col bel gol al volo contro il Verona in Coppa Italia.
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