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Bologna – Ottimismo dopo il secondo incontro tra Motta e la società per la permanenza del tecnico

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Ieri c’è stato il tanto atteso secondo confronto tra la dirigenza e Thiago Motta per capire quale sarà il futuro dei rossoblù e del tecnico stesso. Sembra esserci stata una fumata bianca, con il mister intenzionato a rimanere e le due parti ad andare avanti insieme. Per la società il futuro di Thiago non è in discussione un po’ perché Motta ha già il contratto per l’anno prossimo, un po’ perché l’allenatore non ha mai forzato le condizioni per poter rimanere in quanto ha solo chiesto chiarezza sugli obiettivi da presentare in base a possibilità e piani. Già nell’incontro tenutosi martedì erano state messe delle basi ma che forse non avevano convinto troppo il tecnico: “L’incontro di martedì è stato molto interessante – ha detto Motta in conferenza stampa – ogni colloquio serve per avere chiarezza e trasparenza su ciò che è stato fatto e faremo. Condivido la soddisfazione del presidente per la bella stagione, poi dopo il nuovo incontro saprete cosa succederà”.

A chi incalzava le domande per avere certezze Motta non dava molta soddisfazione. “La cosa più importante è il progetto tecnico, è la mia priorità e quella del club. Gli incontri per parlare del futuro sono importanti e si tengono in goni società. Io parlo della parte tecnica, poi avete la possibilità di chiedere a ognuno ciò che dovete chiedere per altre questioni”.

Lo stesso Thiago ha confermato che non gli sono arrivate proposte da altre squadre da poter presentare alla dirigenza. L’interesse di Napoli e Juventus persiste ma poi si vedrà anche il gioco del domino che inizierà sulle panchine da lunedì.

L’ottimismo in vista del futuro cresce e Saputo sembra aver deciso di rivedere il piano di rientro triennale. Già ripresi 25 milioni dal mercato ora si attende anche gli altri 25 che però il patron ha deciso molto probabilmente di spalmare su due anni. Questo significa che se quest’anno alla dirigenza viene chiesto di rientrare di 10 milioni, gli uomini mercato avranno più respiro per fare le prossime operazioni che daranno un nuovo volto alla squadra. In questo modo Sartori può pensare alla rifondazione dei rossoblù che sarà necessaria per aprire un nuovo ciclo con il benestare del tecnico. “Ricominciare da zero no, la società sa cosa penso e vediamo come evolve la situazione”. Questo aspetto, legato al rientro triennale, sembra esser stato un tassello fondamentale per convincere Thiago ad andare avanti.

Cambiaso è destinato a rientrare alla Juventus. Soumaoro out per l’infortunio ha aperto un grosso buco in difesa e poi ci sono i quattro over 30, Medel, Soriano, Sansone e De Silvestri, dei quali la società parlerà dopo Lecce ma è molto probabile siano destinati all’addio. Così sono già 6 i giocatori da cambiare con il dubbio Kyriakopoulos che potrebbe non essere riscattato. Arnautovic resta il tema caldo dell’estate rossoblù, per Orsolini e Dominguez invece si dovrà capire cosa succederà. Sull’argentino ci sono Sevilla,che può offrirgli una fresca Champions League, Lazio e Fiorentina così come Orsolini piace sia ai biancocelesti che alla Viola. Per loro ci sarebbe la possibilità di rinnovare e continuare dopo il 2024 oppure di essere ceduti ora per monetizzare. Su Dominguez anche Motta ha espresso la sua opinione: “È fondamentale. È uno sei punti su cui stiamo discutendo con la società, ma poi c’è anche la volontà del ragazzo”.

L’idea del Bologna è quella di ripartire da ragazzi tra i 23 e i 28 anni per dare un’ossatura forte a Motta che guardi al futuro. Due punti fermi da cui ripartire saranno Schouten e Ferguson, con lo scozzese che lancia segnali di permanenza: “Per la prossima stagione non ho alcun dubbio: voglio continuare a giocare a Bologna, segnare più goal e vincere più partite possibili”. Posch e Moro saranno riscattati sicuramente, ma sotto le Due Torri si punta anche qualche giovane da far crescere e magari qualche talento da scovare.

Questi sono gli accordi presi che tra società e allenatore che sembra essere sempre più intenzionato a rimanere sulla panchina rossoblù.

Oltre a questo c’è però l’ultimo atto da giocare in campionato a Lecce, prima del rompete le righe. I ragazzi si giocano la posizione tra il nono e l’undicesimo posto anche guardando con un occhio ciò che fa il Torino con L’Inter. L’ottavo posto, ormai sfumato, se lo giocheranno i granata contro i viola che ieri hanno vinto a Sassuolo.  

È comunque un occasione per chiudere un’annata straordinaria, in cui la soddisfazione più grande è stata vedere una squadra che gioca a calcio e compete con avversarie che hanno più mezzi di noi”.

Fonte: Resto Del Carlino, Marcello Giordano e Corriere di Bologna, Alessandro Mossini

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