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Parma-Bologna: quando il controllo del pallone non è quello del risultato

Il Parma batte 2-0 il Bologna con un gioco cinico e concreto. Il possesso, senza efficacia sotto porta, è solo un numero.

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Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)
Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

Il Parma conquista una vittoria preziosa contro il Bologna con un secco 2-0, sfruttando al massimo le poche occasioni create. I crociati, con un atteggiamento guardingo e compatto, hanno colpito con il rigore di Bonny al 37’ e il gol di Sohm al 79’. Ma vediamo cosa ci raccontano i numeri di questo match.

Bologna, a Parma solo un possesso sterile

Le statistiche del match evidenziano un apparente predominanza del Bologna: 74% di possesso palla contro il 26% del Parma, 562 passaggi completati contro i 202 degli avversari. Tuttavia, questa superiorità nel palleggio non si è tradotta in pericolosità offensiva.

Il dato sui tiri è emblematico: 16 conclusioni per il Bologna contro le sole 4 del Parma, ma con un dettaglio chiave: appena un tiro in porta per i rossoblù, a dimostrazione della difficoltà nel rendersi realmente pericolosi. Dodici tiri fuori dallo specchio e tre respinti hanno sottolineato la scarsa incisività degli uomini di Vincenzo Italiano. Al contrario, il Parma, pur avendo creato meno, ha avuto un miglior xG (1.23 contro 0.67), segno di occasioni più nitide e sfruttate al meglio.

La solidità del Parma fa la differenza

Se il Bologna ha faticato a trasformare il possesso palla in occasioni concrete, il Parma ha costruito la vittoria sulla compattezza difensiva e sulla capacità di colpire nei momenti giusti. I ducali hanno vinto il 60% dei contrasti, limitando le sortite offensive del Bologna e impedendo agli avversari di trovare varchi. Gli ingressi in zona d’attacco del Bologna sono stati appena sette, segno di una manovra poco incisiva negli ultimi metri.

Anche nei duelli individuali il Parma ha tenuto testa ai rossoblù, vincendo il 60% dei contrasti e recuperando 33 palloni. La squadra di Chivu ha rinunciato al possesso, ma ha saputo sfruttare le ripartenze e le poche occasioni create, chiudendo il match con un cinismo letale.

Bologna, tanti passaggi ma poca verticalità

Nonostante il numero impressionante di passaggi (562 contro 202), il Bologna ha evidenziato una circolazione di palla lenta e prevedibile, senza mai riuscire a trovare la verticalizzazione decisiva. Il Parma, attendendo, ha lasciato il pallino del gioco agli avversari, difendendosi con ordine e ripartendo poi con efficacia.

Il match è stato la perfetta rappresentazione della differenza tra possesso palla e dominio reale della gara. Il Bologna ha avuto il controllo del pallone, ma il Parma ha avuto il controllo del risultato. Perché nel calcio non è questione di quantità, ma di qualità.

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