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Bologna, passo indietro dopo l’Udinese: resettare e ripartire

Riflettere su cosa è mancato e buttarsi subito sul prossimo match: il Bologna di Italiano deve ripartire subito dopo la sconfitta di Napoli

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Napoli-Bologna (© Bologna FC 1909)
Orsolini in Napoli-Bologna (© Bologna FC 1909)

Il Bologna non subiva tre gol in trasferta dal 30 dicembre 2023, quando la banda di Motta fece visita all’Udinese. Ieri sera, al Maradona, è arrivato un netto 3-0 in favore del Napoli e il Bologna ora dovrà leccarsi le ferite e fare una profonda analisi su cosa è andato storto. Dopo il pareggio interno con l’Udinese, arrivato in una gara dove sicuramente il Bologna meritava la vittoria, ieri sera si è visto un chiaro passo indietro anche sul piano dell’organizzazione degli spazi e dell’idea di gioco. Niente allarmismi: siamo alla seconda di campionato e servono rinforzi, soprattutto in difesa con Erlic uscito al 20’ per un problema muscolare.

Bologna sempre in affanno, Castro troppo leggero in avanti

Una cosa è certa: il Napoli di Conte non è l’Udinese di Runjaic e questo è un dato di fatto. Gli interpreti del 3-5-2 contiano sono differenti per esperienza e peso specifico da quelli del 3-4-2-1 del tecnico tedesco. Il valore della rosa è differente e sicuramente superiore anche a quello rossoblù, ma ieri sera il Bologna è apparso davvero in difficoltà. A grandi linee, nessuno è stato in grado di barcamenarsi in una situazione di caos totale, a partire da Italiano. La scelta di non schierare Fabbian dal 1’ non ha convinto poichè Moro è apparso l’uomo più in difficoltà in mezzo al campo.

Per quanto riguarda l’attacco, l’unica occasione per i rossoblù è nata da Ndoye ed è capitata sui piedi di Castro, che non ha saputo sfruttarla al meglio. Lo svizzero con la maglia numero 11, infatti, è apparso il più vivace rispetto ai suoi colleghi di reparto. Non pervenuto Orsolini, sostituito poi assieme a Ndoye per far spazio a Karlsson e Odgaard.

Tre gol subiti e una difesa in emergenza: Erlic out

Come se non bastasse, poi, il Bologna perde anche un pezzo in difesa: al 20’ il neo acquisto Erlic accusa un problema muscolare alla coscia destra ed è costretto ad abbandonare il campo. Al suo posto si rivede Lucumì, anche lui al rientro dopo un’estate alle prese con un infortunio muscolare. Nonostante l’ingresso del colombiano, ovviamente non al 100%, il Bologna continua ad essere in grosso affanno. Il pressing studiato da Italiano non funziona, i rossoblù sono sempre indietro di un uomo e le ali del Napoli volano sulle fasce. Il primo gol, infatti, arriva da un’invenzione di Kvara per l’inserimento di Di Lorenzo, che con freddezza stoppa il pallone in area di rigore e insacca alle spalle di Skorupski.

Il gol subito sul finale di primo tempo, dove comunque il Napoli ha fatto la partita, è una doccia gelata per i ragazzi di Italiano. A inizio ripresa il Bologna tenta una aggressione nei pressi dell’area di rigore del Napoli, ma è solamente un tiro dal limite di Aebischer a far impensierire il Maradona. Del resto, nulla da fare: il 2-0 di Kvara taglia le gambe ad un Bologna che, praticamente, non le ha mai avute durante tutto il match.

Il terzo gol di Simeone pone fine ad un match pesante dal punto di vista psicologico per il Bologna, che ora dovrà resettare immediatamente e concentrarsi per il match di sabato contro l’Empoli, reduce dal colpo esterno a Roma.

Fonte: Il Corriere di Bologna, Guido de Carolis

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