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Bologna, prolungamento per Italiano e l’entusiasmo della tifoseria (Il Resto del Carlino)

Il Bologna mira a continuare con il proprio condottiero, Vincenzo Italiano: iniziati i colloqui, con un entusiasmo che non vuole fermarsi

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Vincenzo Italiano al Bologna (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Le prestazioni recenti del Bologna non hanno convinto solo i tifosi. Anche la proprietà, insieme alla dirigenza, sono rimasti contenti di aver scelto Italiano come nuovo allenatore a giugno.

Gioco propositivo, posizione di rilievo in classifica e stadio sempre pieno. Sono questi gli elementi che hanno fatto scattare la rotella nel cervello della dirigenza felsinea, da convincerli a riflettere concretamente sulla proposta di rinnovo per il tecnico.

Bologna, il rinnovo di Italiano? Se ne parla a giugno

Ovvio, ora c’è il campionato. Italiano e i suoi sono concentrati al massimo nel chiudere l’annata calcistica nel migliore dei modi e non deludere i propri tifosi. Nel mentre, però, la dirigenza è già al lavoro per la prossima stagione. Primo step: blindare il tecnico che ti sta permettendo di sognare un’ impensabile (a inizio stagione) seconda Champions League. Italiano, ad oggi, ha un contratto fino al 2026.

Ieri, i suoi agenti Caliandro e Nappi erano a Casteldebole per parlare con la dirigenza del famoso rinnovo. La fumata bianca prima della fine del campionato è quasi impensabile, ma non appena finirà il campionato, basteranno pochi giorni per convincere Italiano a continuare questo lungo e prosperoso progetto.

L’evoluzione del concetto-Italiano

Il gioco che ha fatto innamorare Bologna non è apparso “out of a vacuum”. Dietro c’è stato un lungo viaggio compiuto dallo stesso mister che lo ha portato ad essere quello che è oggi. Il carattere forte che lo contraddistingue e che nota la tifoseria ogni settimana in panchina lo ha sviluppato sin da calciatore. Diventando allenatore ha saputo sviluppare più il concetto della ‘ratio’. Dai tempi di La Spezia a quelli di Firenze, si è sempre saputo mettere in mostra. In Liguria, conquistando alla prima stagione la prima e storica promozione in Serie A per lo Spezia; nei tre anni in Toscana, finisce conquistando la finale di Conference League e arrivando due volte in semifinale di Coppa Italia ed una in finale. Anche di fronte alle difficoltà (da calciatore accusato di calcio scommesse), il mister di Karlsruhe ha saputo sempre rialzarsi.

Esplosione in Emilia

Un allenatore abile come è Italiano non poteva che essere notato dalla dirigenza altrettanto abile del Bologna. In una stagione ha saputo entrate in simbiosi con tifosi, giocatori e proprietà. È una sorta di “Re Sole”, che accentra su di sé le attenzioni e i complimenti di quest’ultimi. Con un gioco offensivo ed il rilancio di alcuni giocatori che, dopo l’addio prematuro di Thiago Motta, sembravano spaesati, Italiano si è guadagnato la fiducia incondizionata del presidente Saputo e del direttore sportivo Di Vaio. Il Bologna è diventata una squadra temuta anche dalle più grandi, e se c’è qualcuno che bisogna ringraziare per questo (oltre ai giocatori) quello è l’allenatore.

Vincenzo Italiano che esulta con i tifosi del Bologna

Vincenzo Italiano che esulta con i tifosi del Bologna (©Bologna FC 1909)

I tifosi cantano il suo nome. All’interno dello spogliatoio il rapporto è affiatato. Italiano ha fatto qualcosa che penso nemmeno lui si potesse aspettare. Il lavoro costante con la squadra ha dato i suoi frutti (attualmente si trova al quarto posto in classifica), più che buoni. Ecco perché Di Vaio vuole far si che di questi ne crescano ancora e ancora, allontanando le possibili big tentatrici alla finestra.

Fonte – Marcello Giordano, Il Resto del Carlino
Di Pietro Selvi

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