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Bologna: qualche rimpianto, ma l’identità è forte e il passo è da Europa

Diversi episodi hanno frenato la corsa rossoblu in campionato in questa prima parte di stagione, tuttavia la classifica (ora in zona Europa), sorride.

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Vincenzo Italiano durante Bologna Fiorentina
Vincenzo Italiano durante Bologna Fiorentina (Fonte immagine: Bologna FC 1909)

Il Bologna ha chiuso l’anno consolidando il settimo posto in campionato. Una posizione che al momento conferma la crescita di una squadra che non ha smesso di ambire all’Europa, al netto delle evidenti difficoltà di inizio stagione. Nonostante il recente scivolone casalingo contro il Verona, i rossoblù hanno dimostrato nelle recenti uscite una solidità di gioco e una mentalità che li rende ancora protagonisti nella lotta per le posizioni di vertice. La zona Champions, distante appena cinque punti, rimane un obiettivo alla portata, ma gli sprechi e alcune ingenuità hanno lasciato spazio a inevitabili rimpianti.

La crescita, di e con Vincenzo Italiano

Alla guida, Vincenzo Italiano ha saputo dare continuità al progetto avviato da Thiago Motta, nonostante un’estate difficile che ha visto partire giocatori chiave come Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers. La squadra sembra aver finalmente trovato un’identità precisa, confermando un cammino momentaneamente di livello in Serie A nonostante i tre impegni. Meno brillanti, invece, le prestazioni in Champions League, dove alcune occasioni sprecate hanno impedito ai rossoblù di andare oltre un percorso comunque dignitoso.

A fine anno, tuttavia, i numeri sorridono al Bologna: con una partita da recuperare contro il Milan, la squadra viaggia a una media di 1,65 punti a partita, proiettandosi verso un bottino finale di oltre 60 punti. Non lontano dai 68 raccolti lo scorso anno, in quella che molti avevano definito una stagione irripetibile sotto la guida del tecnico oggi sulla panchina della Juve.

(© Bologna FC 1909)

(© Bologna FC 1909)

Sprechi e rimpianti

Non mancano, tuttavia, episodi che hanno frenato la corsa rossoblù. Tra i più dolorosi, i doppi vantaggi sprecati contro Genoa e Juventus, che si sono trasformati in pareggi amari. Anche contro la Lazio e il Verona, errori individuali e cartellini rossi evitabili (errori arbitrali a parte) hanno pesato sull’andamento della squadra. I volti delle ingenuità sono molteplici: Casale a Genoa, Miranda contro la Juventus, Pobega a Roma e, più recentemente, Castro contro il Verona. Proprio quest’ultimo, dopo un periodo brillante, sta vivendo un periodo di appannamento, segnando un solo gol nelle ultime undici partite.

Il Bologna e le nuove certezze

Nonostante le difficoltà, il Bologna ha trovato nuove stelle su cui costruire il futuro. Tra queste, Nicolás Domínguez, giovane argentino classe 2003, che ha chiuso il 2024 con una doppietta spettacolare. L’argentino incarna lo spirito di una squadra che non rinuncia mai a imporre il proprio gioco, con un atteggiamento propositivo che ormai è uno dei marchi di fabbrica del gruppo di Italiano.

Con l’inizio del 2025, il Bologna punta prima di tutto a correggere i propri difetti e a sfruttare al massimo le opportunità che il campionato offrirà, superando magari qualche scontro diretto ai vertici.

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