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Bologna: quando il pubblico è il dodicesimo uomo (Resto del Carlino)

In casa, il bottino del Bologna sa di Champions: cinque successi consecutivi e l’ultima sconfitta risale al 2024

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Tifosi ad Anfield per Liverpool - Bologna in Champions League
Tifosi ad Anfield per Liverpool - Bologna in Champions League (© Bologna FC 1909)

A Bologna si parla. Si parla di magia, si parla di calcio, si parla di una squadra che ha fatto avvicinare tantissime persone al paradiso, negli ultimi dodici mesi. Si parla di esperienze magiche, di un nuovo ciclo da vivere con positività. Ma le parole sono sempre seguite da fatti, sulla Via Emilia. E così, i tifosi rossoblu, che hanno vissuto idilliache esperienze tra Lisbona e l’Inghilterra, ora stanno rendendo il Dall’Ara un autentico girone infernale per chi arriva da fuori. Perché sì, parlano anche i risultati, non solo gli appassionati.

Una famiglia chiamata Bologna

Una scena che è piaciuta poco a chiunque abbia visto Juventus-Atalanta, terminata 0-4, è stata la fuga dei tifosi dopo l’ora di gioco, favorita dal momentaneo terzo gol degli ospiti. Vedendo quelle scene, con uno stadio semivuoto e silenzioso, che ha riportato indietro la memoria fino al lockdown, spero di non essere l’unico ad aver pensato che, al Dall’Ara, una cosa del genere non succederebbe mai. Ricordiamo tutti quel Bologna-Frosinone 0-4, inizio di un ciclo vincente (ma all’epoca ancora non si sapeva nulla): nel punto più basso toccato dai rossoblu, il pubblico c’era. Fischiava, certo. Ma quei fischi non sono stati qualcosa di negativo, anzi. Hanno fatto capire a tutti coloro che abitano Casteldebole che la città ci teneva ed era, giustamente, preoccupata. Come un padre con suo figlio, deluso ma desideroso di vedere una reazione. Insomma, c’erano. E si sono fatti sentire. Ben diverso dal silenzio dello Stadium, disertato come un cimitero ad Halloween.

L'esultanza dei giocatori rossoblù in Bologna-Atalanta

L’esultanza dei giocatori rossoblù in Bologna-Atalanta (© Damiano Fiorentini)

Il dodicesimo uomo

Con questa passione e questa premura, la squadra di Italiano viene letteralmente trascinata verso sogni che parevano proibiti. Il ritorno in Champions resta complicato, ma è possibile, specialmente mantenendo questo ritmo tra le mura amiche. Nelle ultime cinque, infatti, sono arrivati altrettanti successi contro Cagliari, Milan, Torino, Como e Monza (aggiungendo il Dortmund in Champions diventerebbero sei). Ora arrivano i veri test: le prossime saranno Lazio, Napoli ed Inter. Solo lì si vedrà: fino ad allora, sognare è veramente proibito? Anzi, spingiamoci oltre, è proprio il sogno vissuto dagli spalti che sta portando i felsinei in campo in 12. Allora, perché smettere?

Fonte: il Resto del Carlino, Marcello Giordano

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