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Bologna, quante difficoltà per il difensore centrale!

Che cosa non ha funzionato nella ricerca del centrale che dovrebbe sostituire Riccardo Calafiori?

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Fenucci, Sartori e Saputo - ©Bologna Fc 1909
Fenucci, Sartori e Saputo (© Bologna FC 1909)

Al di là di quello che sarà l’esito finale di questa finestra di calciomercato del Bologna, che dovrà giocoforza regalare ancora un innesto a Vincenzo Italiano, su questa campagna trasferimenti rossoblù qualcosa da appuntare c’è.

Per arrivare ad un’analisi complessiva della situazione è chiaro che sarà necessario attendere la fine delle contrattazione. Giacché mentre scriviamo il Bologna si sta muovendo in maniera molto concreta su Casale della Lazio. E, con l’ex Hellas Verona, bisogna dire che si coglierà un’ottima occasione per un centrale esperto.
Tuttavia, risulta evidente che qualche difficoltà di troppo il Bologna in questo calciomercato l’abbia incontrata. In particolare proprio sul dossier difensore centrale.

Bologna, hai sottovalutato la situazione?

La difesa del Bologna ha faticato tutta l’estate. Si tratta di situazioni classiche da calcio estivo. C’è un nuovo allenatore, un’idea magari anche solo leggermente diversa rispetto alla precedente. E ci vuole il tempo per adattarsi, è inevitabile. E, tutto sommato, al di là dei tre gol presi a Napoli in maniera piuttosto estemporanea e dovendo buttare nella mischia un Lucumí non pronto, alcuni passi avanti nelle prime uscite ufficiali rispetto alle amichevoli si sono visti.

Detto questo, la situazione è evidente sfuggita di mano ai dirigenti rossoblù che hanno sottovalutato quanto fosse importante avere tre potenziali titolari come Lucumí, Beukema e Calafiori. E, ancora di più, hanno sottovalutato l’inflazione del mercato dei difensori centrali, non sfruttando il budget che la squadra coi risultati ottenuti e le cessioni aveva creato. Un tesoretto di circa 75/80 milioni tra cessioni di Zirkzee e Calafiori e immediati incassi della Champions League non sfruttato, non a pieno. Non vogliamo fare i conti in tasca ma sinceramente risulta veramente incredibile non essere riusciti a chiudere l’operazione Logan Costa.

I nomi scartati

In principio fu Mats Hummels. Il tedesco era l’obiettivo numero uno per la retroguardia rossoblù in sostituzione del partente Riccardo Calafiori, ma ha rifiutato e c’era poco da fare. D’altronde la decisione dipendeva solo da lui. Poi è venuto il tempo di Costa, Alexsandro e Niakaté.
Se per Alexsandro e Niakaté sono stati ritenuti troppo lunghi e troppo rischiosi i tempi visto che Lille e Braga finiranno le proprie avventure europee solo nelle prossime ore; più difficile da spiegare la questione legata al capoverdiano.

Se davvero, a parte Hummels, Logan Costa era il preferito come è stato possibile non andare oltre i 12 milioni più 3 di bonus? Non è troppo poco per un ruolo fondamentale come quello del centrale, in una stagione in cui avevi in teoria un budget superiore? Domande che sorgono spontaneamente se poi si vanno a vedere le spese sostenute in generale in questa finestra, fatta perlopiù di intuizioni low cost.
Nelle ultime 48 ore, poi, ci sono state voci su Martin Vitik e Becir Omeragic, profili di difensori giovani, il cui prezzo fissato dalle società proprietarie del cartellino probabilmente è ritenuto un po’ caro.

La 7^ scelta del Bologna

Ieri si è poi aperta la possibilità che porta a Nicolò Casale della Lazio. Per inciso, il nome era stato già discusso ad inizio sessione, poi era passato sotto silenzio. Prima di fare ogni tipo di considerazione, va detto che Casale in questi anni di Serie A, tra Verona e Lazio (soprattutto sotto la guida di Sarri), si è ben comportato. Motivo per cui non sarebbe un cattivo acquisto. Tuttavia, essere arrivata a quella che risulta essere la 7^ scelta del Bologna per sostituire Calafiori a meno di 72 ore dalla fine del calciomercato inevitabilmente lascia perplessi.

Perché il Bologna nella stagione più importante della sua storia recente si riduce a prendere un potenziale titolare al 28/29 agosto, scartando le sue prime scelte per qualche milione, nonostante i grandi ricavi prodotti dalla stagione 2024/25? Qualcosa, anzi più di qualcosa non ha funzionato. E non sempre può essere spiegato con la strategia dell’attesa dei saldi di fine calciomercato.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Bruno Capitelli

    28 Agosto 2024 at 20:27

    completamente d’accordo, mercato al ribasso, sarà un anno difficile, spero di sbagliarmi

  2. Pietro Incardona

    28 Agosto 2024 at 21:02

    leggerezza dettata dalla presunzione di infallibilità che pagheremo cara

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