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Bologna: quanti punti persi nei secondi tempi! Tra cali fisici e inesperienza: le ragioni dei crolli rossoblu – 6 ott

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Il Bologna e i secondi tempi, un connubio tutt’altro che idilliaco. I rossoblu nelle riprese calano fisicamente, spariscono lentamente dal campo e alle prime difficoltà si disuniscono. Se a questo si aggiungono l’inesperienza e la mancanza di personalità in alcuni frangenti che la richiederebbero: ecco svelato il mistero.

L’allarme è partito nella gara con il Frosinone, anche se in quell’occasione andò bene ai rossoblu che la spuntarono per 1-0. Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio, con il solito goal di Mounier, nel secondo i rossoblu erano calati soprattutto a centrocampo, soffrendo tremendamente la fisicità della squadra di Stellone. In quella occasione, oltre all’evidente calo fisico, era subentrata anche una certa paura dettata da quello zero, alla voce punti in classifica, che cominciava a pesare sulla mentalità di una squadra così giovane. Ma, se la gara con il Frosinone fin lì era un caso isolato, troppo evidenti sono le analogie tra quell’incontro e la sfida con l’Udinese, sempre al Dall’Ara. Stesso copione: goal di Mounier nel primo tempo, calo fisico nel secondo e Bologna che scompare dal campo intorno al 60’, ovvero poco prima del goal del pareggio di Badu. In mezzo a queste due gare c’è anche il caso del Franchi: 2 goal subiti entrambi nel secondo tempo da un Bologna troppo brutto per essere vero e andato a Firenze, praticamente, solo a difendersi. In quella gara fu soprattutto mancanza di personalità con conseguente atteggiamento troppo rinunciatario. Caso isolati, invece, quello con il Sassuolo al Dall’Ara e con la Sampdoria a Genova. Nella prima occasione si vide un buon Bologna e la sconfitta fu frutto di sfortuna e inesperienza nella gestione dell’azione che poi portò al goal di Floro Flores. Ingenuità nel non far fallo, spezzando così il contropiede ospite, sfortuna nel rimpallo su Diawara. Contro la Sampdoria, invece, la gara cambiò con l’espulsione di Rizzo nella ripresa. Se ai casi sopra esaminati, si aggiunge quello di Torino contro la Juve ( 1-1 a fine primo tempo e 1-3 finale) è evidente che i problemi del Bologna, oltre alla disposizione della squadra in campo e all’inesperienza, siano anche di natura fisica e mentale.

I risultati danno morale, questo è vero  e allora quale migliore occasione di Bologna-Palermo per tornare alla vittoria. Rossi a Lecce nel 2003/2004 (anche lì 3 punti in 7 giornate) tornò a fare punti contro l’Empoli, proprio all’ottava giornata. Anche se, i dati emersi dall’analisi dei secondi tempi dei rossoblu sono davvero preoccupanti anche dal punto di vista realizzativo: nessuna delle 4 reti è arrivata nelle riprese, tutte nei primi tempi (1 di Mancosu contro la Lazio e 3 di Mounier). Potrebbe essere una coincidenza non da poco, indice oltre che di una sterilità offensiva, anche degli innumerevoli problemi che Delio Rossi deve risolvere.

I secondi tempi sono costati al Bologna ben 7 punti, se si prendono in considerazione i parziali dei primi tempi:

Lazio-Bologna 2-1 (2-1)*

Bologna-Sassuolo 0-1 (0-0)

Sampdoria-Bologna 2-0 (0-0)

Bologna-Frosinone 1-0 (1-0)

Fiorentina-Bologna 2-0 (0-0)

Bologna-Udinese 1-2 (1-0)

Juventus-Bologna 3-1 (1-1)

*Tra parentesi i parziali del primo tempo

C’è da lavorare soprattutto sul piano mentale, oltre che, su quello fisico e la pausa Nazionale può giocare a favore del Bologna.

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