Bologna, quanto pesa l’assenza di Cambiaghi?

Era stato uno degli acquisti più importanti dell’estate del Bologna, invece Nicolò Cambiaghi dovrà stare ai box per 6 mesi. La sfortuna ha voluto che nell’esordio ufficiale, da subentrante, con la maglia rossoblù il ginocchio facesse crack.

10 milioni più bonus in infermeria e la necessità di intervenire ancora sul calciomercato. Doppio danno economico e tecnico. Perché le spese, seppur contenute, fatte su Iling-Junior e Dominguez hanno condizionato le ultime entrate. E, dal punto di vista tecnico, Sartori e Italiano non potranno avere il Bologna immaginato.

Cambiaghi nel Bologna 24/25: non c’è controprova

Premessa: è chiaro ed evidente che la controprova non ci sarà mai. I numeri di Empoli possono dare un suggerimento su quel che poteva dare Cambiaghi al Bologna, ma non possono costituire una certezza. Ma possiamo tranquillamente affermare che, per come è andata finora la stagione rossoblù sul campo e fuori, Nicolò avrebbe potuto essere un elemento che cambia le carte in tavola.

Numericamente non sapremo mai quale sarebbe stato il reale contributo. Tuttavia nelle ultime due stagioni, a fasi alterne, è stato un elemento decisivo nelle salvezza dell’Empoli. Perciò l’ipotesi è che in un contesto strutturato e votato all’attacco come una squadra di Italiano, Cambiaghi potesse sbocciare definitivamente. Tutto rimandato dalla sfortuna.

Come lo avrebbe sfruttato Italiano?

Se nei numeri non sappiamo quanto e come Cambiaghi avrebbe potuto incidere nel Bologna, possiamo invece ipotizzare dopo l’esordio di Miranda come lo avremmo visto in campo. Nelle amichevoli pre stagionali, l’ex Empoli ha fatto vedere cose molto interessanti sulla fascia. Nell’ultima gara estiva, a Palma, contro il Mallorca, il prodotto del vivaio atalantino aveva fornito a Castro il pallone dell’1-1. Un’azione testimonianza del fatto che Cambiaghi sarebbe stato elemento utile per creare superiorità numerica.

Ma non solo. Perché in coppia con Miranda, altrettanto bravo a crearsi lo spazio per arrivare sul fondo e crossare, avrebbe potuto avere più libertà di movimento. Magari accentrandosi e rimanendo più vicino alla prima punta, avrebbe liberato lo spazio in fascia per Miranda e aggiunto un uomo in area di rigore. E avrebbe potuto dare un supporto più che valido anche alla fase di finalizzazione. Un po’ come faceva nell’Empoli dove, partendo da sinistra accentrava la sua posizione a seconda dell’azione e dava supporto al centravanti.

Così, in quella posizione, l’esterno ex Empoli, ora al Bologna avrebbe potuto essere un bel problema per tutte le difese. Visto che la sua miglior stagione l’aveva portata a casa due anni fa proprio con quel tipo di movimenti.

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