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Bologna, questione portieri: Skorupski e Ravaglia si giocano la titolarità? E chi sarà il terzo?

Focus sulla situazione dei portieri rossoblù

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Lukasz Skorupski, durante Bologna-Udinese stagione 23/24
Lukasz Skorupski in uscita durante Bologna-Udinese 23/24 (© Damiano Fiorentini)

Uno dei grandi temi della seconda parte della scorsa stagione del Bologna è stata l’alternanza dei portieri. Soprattuto nella seconda parte dell’annata, l’ex tecnico rossoblù Thiago Motta aveva optato per una alternanza sporadica dei primi due portieri.

Con grande sorpresa di tutti, a partire da ottobre dalla gara contro il Verona in Coppa Italia e poi da dicembre in Serie A contro la Roma, l’italo brasiliano decise di alternare tra i pali Skorupski e Ravaglia. Una scelta prima di tutto tecnica ed in secondo piano anche dovuta alla condizione fisica di Lukasz, nonché ad un lavoro teso sempre al futuro nonostante il futuro del tecnico in rossoblù fosse più in bilico che mai.

Questione portieri: chi sarà il titolare?

La lista dei convocati per il raduno pre stagionale ovviamente non deve dare nessun suggerimento sul portiere titolare della prossima stagione. Lukasz Skorupski è assente nella lista dei 24 convocati per il raduno di lunedì, ma sta semplicemente godendo delle vacanze di cui non ha usufruito a causa della sua partecipazione a Euro2024. A Casteldebole, quotidianamente da lunedì agli ordini dei nuovi preparatori Sicignano e Rosati, ci sono Massimo Pessina, Nicola Bagnolini e soprattutto Federico Ravaglia il “rivale” di Lukasz.

Sarà interessante capire chi avrà i gradi di titolare di guardiano della rete rossoblù. In un’immaginaria scommessa, la quota più bassa la assegneremmo al polacco, mentre una quota superiore allo sfavorito prodotto del vivaio del Bologna. Detto questo, anche Vincenzo Italiano è un tecnico che ricerca nei portieri visione di gioco e sicurezza nel gioco palla al piede, quindi apprezzerà Ravaglia così come Motta.

Scavando nel passato del tecnico di Karlsruhe scopriamo che, anche lui, non è nuovo all’alternanza. Lo aveva fatto anche nella sua prima stagione fiorentina con Terracciano e Dragowski.
In generale, anche lo scorso anno, con l’arrivo in Toscana di Christensen propose, almeno fino all’infortunio del danese, l’alternanza tra portiere di campionato e di Coppa. Quest’anno le partite saranno come minimo 47 e quindi c’è potenzialmente spazio per tutti.

Terzo portiere: Bagnolini, Pessina e la questione liste Champions

La questione terzo portiere, in questa stagione, è una questione tutt’altro che da sottovalutare. In ritiro, con la prima squadra ci sono Nicola Bagnolini e Massimo Pessina. Nelle convocazioni della società c’è innanzitutto un suggerimento di mercato Tito Gasperini rimarrà in Primavera o magari verrà mandato in prestito in qualche piazza dove fare esperienza.

L’aspetto da considerare che dà una certa importanza alla questione terzo portiere è la questione della lista per la Champions League. Si punterà probabilmente ancora su Bagnolini (sempre che non si ritenga necessario mandarlo a giocare altrove), che rientra nei criteri del calciatore “formato nel vivaio” del club, significa avere tra i portieri degli obbligatori quattro giocatori formati all’interno della società. In alternativa ci sarebbe anche Massimo Pessina. Il Campione d’Europa under 17, a soli 16 anni, invece potrebbe essere inserito in lista B, come under 21. Tuttavia, per lui sarà comunque più formativa l’esperienza da titolare nell’under 19 che disputerà la UEFA Youth League.

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