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Bologna, Sacchi su Italiano: «È uno stratega. Affrontando la Champions dovrà crescere»

L’ex CT della Nazionale si è espresso sul nuovo allenatore rossoblù, che l’anno prossimo guiderà la squadra in Champions.

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Arrigo Sacchi su Italiano
Arrigo Sacchi (©FIGC)

La prossima stagione, sulla panchina del Bologna, siederà Vincenzo Italiano. Il percorso del tecnico, in particolare con la Fiorentina, è stato negli anni oggetto di critiche come di elogi, ma di certo non è passato inosservato. Con due finali europee raggiunte, entrambe concluse con una sconfitta, era inevitabile che l’allenatore attirasse su di sè gli occhi d’Europa. Così come ha fatto il Bologna. Il tecnico la prossima stagione guiderà i rossoblù nel cammino Champions League, e sono in molti ad avere alte aspettative sulla sua esperienza. Compreso Arrigo Sacchi, che alla Gazzetta dello Sport ha condiviso la sua opinione sull’allenatore.

Le parole di apprezzamento di Sacchi

Interpellato sugli attuali tecnici attualmente più chiacchierati ed al centro del valzer di allenatori ovvero Italiano, Baroni e Palladino, il Commissario tecnico della nazionale italiana vicecampione del mondo a USA 94 ha espresso parole di elogio per i loro risultati e la loro crescente esperienza, confidando in un futuro roseo: «In contesti diversi, come sono Firenze, Verona e Monza, hanno fatto vedere buone cose. Nei loro nuovi incarichi leggo un apprezzamento per il lavoro svolto e, se vogliamo, una promozione. Mi sembra di poter dire che questi tre si sono meritati il futuro».

Italiano: lo stratega

Successivamente, l’ex CT si è focalizzato su Italiano al Bologna. Il passo, ovviamente, dalla Conference League alla Champions League, non è breve, non solo in termini di avversari previsti ma anche di aspettative. L’ex allenatore della Fiorentina, comunque, secondo Sacchi è un vero stratega, in grado di dare una precisa fisionomia alle sue squadre. Ed essere dunque, potenzialmente, un fattore decisivo nel raggiungimento dei prossimi traguardi rossoblù.

«Italiano è un ragazzo che ha già accumulato una discreta esperienza. Lo seguo da diverse stagioni. Secondo me, è uno stratega. Cerca di dare un preciso stile di gioco alle sue squadre. E in Italia, lo ripeto spesso, abbiamo bisogno di una ventata di strateghi per far si che il nostro calcio torni a essere competitivo».

La pesante eredità

Italiano avrà però inevitabilmente un’eredità pesante: quella di Thiago Motta, recentemente accasatosi alla Juventus. Secondo Sacchi, sarà quindi questa a portare una delle maggiori difficoltà all’allenatore. Il quale si incrocerà e confronterà, indirettamente, con il recente passato.

«Una delle più grandi difficoltà di Italiano sarà il confronto con il passato. Si misura con l’ombra di Thiago Motta che ha ottenuto risultati strepitosi e, soprattutto, ha conquistato una città intera attraverso il bel gioco. A Bologna, dove sanno che cos’è il divertimento, chiedono questo: che la squadra li stupisca. Italiano, che a Firenze ha fatto bene, è chiamato a un salto di qualità. Ma io credo che abbia le doti per potersi migliorare. Affrontando la Champions dovrà crescere, dovrà diventare ancora più stra-tega di quanto già non è. Nella più importante manifestazione europea non fanno sconti».

Fonte: Gazzetta dello Sport

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