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Bologna-Sampdoria: 3-1, il cinismo permette ai rossoblù di conquistare i tre punti

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Lo Stadio Renato Dall’Ara fa da palcoscenico alla 27esima giornata di campionato di Serie A che vede di fronte il Bologna di Sinisa Mihajlovic e la Sampdoria di Claudio Ranieri. Entrambe le formazioni scendono in campo senza particolari pensieri o pressioni visti i blucerchiati al decimo posto a 32 punti e i rossoblù dodicesimi a quattro punti di distanza. Però, chi ha da chiedere di più a questa partita sono sicuramente i felsinei che si trovano a otto punti dal Torino, terz’ultimo in classifica, a 20 punti ma con due partite da recuperare.

I padroni di casa scendono in campo con il solito 4-2-3-1 che vede Skorupski tra i pali; tornano Tomiyasu e Dijks sulle corsie con Danilo e Soumaoro centrali; mediana affidata a Schouten e Svanberg; sulla trequarti agiranno Skov Olsen, Soriano e Barrow, che torna esterno, alle spalle di Palacio. Rispondono gli ospiti con il più classico dei 4-4-2, schierando Audero in porta; Bereszynski, l’ex Ferrari, Yoshida e Augello in difesa; in mezzo al campo ci sono Ekdal e Thorsby con Candreva e Jankto sulle fasce; Quagliarella e Damsgaard formano il tandem offensivo.

Comincia la partita e si vede subito la differenza nel modo di giocare delle due squadre: una più fisica che sfrutta i contropiedi, la Sampdoria, e l’altra che cerca attraverso il gioco palla a terra di rendersi pericolosa, il Bologna. Passano pochissimi minuti e la prima occasione è per gli ospiti al 3’: palla tra i piedi di Skorupski che serve al limite dell’area Schouten; sfortunatamente l’olandese scivola e lascia a tu per tu con il portiere Thorsby che calciando supera il polacco ma trova il palo; sospiro di sollievo per i rossoblù che stavano per commettere l’ennesima ingenuità del loro campionato. Trascorre un quarto d’ora e i felsinei cercano di avere il pallino del gioco ma non riescono a essere incisivi; ogni azione è controllata agilmente dalla Sampdoria che si trova a essere pericolosa un’altra volta al 18’ con Damsgaard che dalla lunetta calcia alla sinistra di Skorupski che in tuffo devia in calcio d’angolo. Grande inizio di partita degli ospiti che pressando molto in alto non permettendo ai padroni di casa di trovare particolari spazi. E nelle difficoltà è il Bologna a venirne fuori, splendidamente, con un colpo di testa di Barrow. I rossoblù trovano il vantaggio al primo tiro in porta al 28’ grazie a un cross perfetto di Palacio dalla destra; riceve Barrow che colpisce di testa indirizzando dove Audero, neanche allungandosi, può arrivare. Sampdoria che non accetta il risultato e non demorde; i blucerchiati continuano a mettere in difficoltà il Bologna con un pressing asfissiante. I padroni di casa non riescono a ripartire e otto minuti dopo, al 36’, la Sampdoria trova il pareggio grazie a un guizzo di Quagliarella che riesce a smarcarsi da Danilo. L’attaccante di Castellammare di Stabia riceve dalla sinistra un cross di Augello e di destro infila all’angolino; pessimo intervento del difensore brasiliano che perde completamente la sua marcatura. Partita quindi che torna in parità. Trascorrono quattro minuti e il Bologna torna in vantaggio grazie a una percussione centrale di Barrow: fortunato in un rimpallo, il gambiano si presenta dalla lunetta e appoggia per Svanberg; lo svedese ha seguito l’azione del compagno e, di prima, apre il piattone destro e trafigge Audero; al secondo tiro della loro partita, i felsinei siglano la loro seconda rete. Finale di primo tempo scoppiettante per i padroni di casa che hanno un’altra occasione, di nuovo nei piedi di Svanberg: stessa situazione del goal ma questa volta il tiro viene deviato in calcio d’angolo da Yoshida. Una prima frazione di gioco che ha contraddistinto il Bologna per essere cinico, una caratteristica che al Dall’Ara non si vedeva da tempo. Bravi i ragazzi di Mihajlovic a concretizzare le poche occasioni che la Sampdoria gli ha concesso.

Comincia la ripresa e Ranieri chiede ai suoi giocatori lo stesso dispendio di energie del primo tempo; tuttavia il fiato non può essere lo stesso. Dopo due azioni non concretizzate dai padroni di casa, torna a farsi vedere la Sampdoria con una clamorosa occasione capitata sui piedi di Quagliarella al 50’, dopo che Tomiyasu ha rinviato male il pallone; fortunatamente l’attaccante calcia sul fondo. È ancora la Sampdoria, due minuti dopo a rendersi pericolosa con una conclusione da fermo di Damsgaard dai venticinque metri; che pericolo per Skorupski che vede la palla finire a pochi centimetri dal palo. Fase di gioco in cui il Bologna è nettamente in difficoltà: i felsinei non riescono a giocare palla a terra e vengono costretti dagli ospiti a calciare lungo. Clamorosa doppia occasione al 60’ per i rossoblù che escono brillantemente in disimpegno dalla pressione blucerchiata: Palacio lanciato da Schouten si trova a tu per tu con Audero ma l’argentino, come suo solito, spreca e calcia addosso ad Audero; respinta che arriva sui piedi di Skov Olsen che calcia anche lui addosso al portiere ospite. Il Bologna con un po’ più di lucidità poteva portarsi a due reti di vantaggio dalla Sampdoria, ma sprecando si trova ancora a dover fare molta attenzione alle offensive avversarie, spesso pericolose. Dopo il lampo, il Bologna si trova in apnea e non riesce a ripartire, così Mihajlovic, al 70’, toglie dal campo Palacio e Schouten, sostituendoli con Sansone e Dominguez per dare freschezza. Anche Ranieri prova a smuovere qualcosa togliendo Damsgaard e Jankto, mettendo i due ex Gabbiadini e Ramirez. Neanche il tempo di posizionarsi in campo che Svanberg recupera palla a centrocampo e avanza indisturbato; arrivato al limite dell’area, imbuca per Soriano che di esterno supera Audero e regala la terza gioia ai tifosi rossoblù; un contropiede perfetto guidato dallo svedese. Subita la rete Ranieri cambia ancora facendo subentrare a Ferrari Leris. Sampdoria che prova a farsi avanti in questo finale di partita, giocandosi il tutto per tutto e correndo il rischio di subire contropiedi; dopotutto sotto di due goal è l’unica cosa che gli rimane da fare. Al contrario, il Bologna è chiuso nella sua metà campo e non riesce a ripartire, permettendo ai blucerchiati di crederci ancora. In questi ultimi minuti, i felsinei sembrano quasi avere paura di vincere e spesso commettono errori banali con i giocatori che, piuttosto che fare la giocata, si incartano su se stessi; ma scocca il 94’ e Irrati fischia tre volte, decretando il successo dei rossoblù.

Il Bologna, dopo due sconfitte consecutive, torna a sorridere e porta a casa i tre punti che lo portano a undici punti dalla zona retrocessione. Sicuramente non è stata una prestazione brillante da parte della squadra ma sono stati bravi i singoli a deciderla; era da tempo che i felsinei non erano così cinici sotto porta, nonostante anche nella partita di oggi si poteva concretizzare meglio qualche occasione in più. Comunque la squadra di Mihajlovic regala ai suoi tifosi una domenica di festeggiamenti e si porta a due punti dalla parte sinistra della classifica.

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