Bologna FC
Bologna – Sassuolo: le parole di Palacio e Pulgar in Mixed Zone
Rodrigo Palacio ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti in Mixed Zone: “Tre punti fondamentali e noi siamo davvero contenti: sapevamo che saremo andati contro un squadra molto forte ma abbiamo risposto bene, trovando la vittoria al termine di una faticosa gara molto equilibrata. E’ stato molto pesante il pareggio a livello psicologico, avevo paura che la squadra mollasse, ma per fortuna Mattia Destro ci ha creduto e ci ha pensato lui a fare il gol decisivo. Siamo contenti per oggi ma siamo già anche concentrati sulla partita di giovedì contro l’Atalanta, siamo pronti per lavorare con l’obiettivo di fare i tre punti, perché per salvarci dobbiamo vincere il più possibile. L’entusiasmo portato e trasmesso da mister Mihajlovic è qualcosa di incredibile e nuovo, siamo più offensivi e ci troviamo decisamente bene con questo sistema di gioco. Mi piace giocare da prima punta, ho 36 anni e non è facile giocare sempre ad alta intensità ma ho tanta voglia e mi sento in forma. Mi alleno bene e cerco di fare ciò che mi chiede il mister, non sono un bomber, ce la metto solo tutta per aiutare la squadra. Mancano 9 partite ma con questo atteggiamento fino la fine ci salveremo. ”
Anche Erik Pulgar ha commentato la splendida vittoria contro il Sassuolo: “Non mi aspettavo di entrare subito perché stavo ancora prendendo le ultime indicazioni e mi stavo ancora preparando. Il Mister si è avvicinato e mi ha chiesto se me la sentisti e ovviamente ho detto di si, ma dentro di me pensavo che Dzemaili volesse tirare il rigore. Una volta in campo ci siamo scambiati uno sguardo e in quel momento abbiamo deciso insieme che avrei tirato io. Ringrazio Mihajlovic e Blerim per la fiducia. Grande vittoria e sono contento che i cambi siano stati decisivi per decidere le sorti della partita: ciò dimostra che sia chi parte dall’inizio sia chi subentra è sempre fondamentale e pronto a tutto. Lo dico da tempo, ma ritengo che questo sia un gruppo molto solido e ora abbiamo anche più fiducia nei nostri mezzi, reagiamo diversamente ai nostri errori senza abbatterci. C’è ancora da lavorare e imparare prima di chiuderle prima per non soffrire così tanto. ”
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