Bologna FC
Bologna, sei nell’Europa più bella: un sogno chiamato Champions League
Un’emozione infinita: il Bologna è aritmeticamente in Champions League, il sogno è diventato realtà, e noi possiamo solamente che ringraziare
E alla fine, lo hanno fatto per davvero. «Abbiamo il dovere di provarci», chiosava Thiago Motta non più tardi di una settimana fa: e ora che ci siete riusciti, caro Thiago, cosa dirai? La data di oggi, domenica 12 maggio 2024, rimarrà nella storia del Bologna Football Club 1909: i Rossoblù sono aritmeticamente qualificati per la prossima edizione della Champions League.
Non è un’impresa quella fatta di questa squadra, ma un capolavoro degno del miglior artista. La memoria non può non tornare a quanto successo negli ultimi anni, e una lacrima di emozione non può non scorrere sul viso. I bilanci arriveranno dopo, ora è il momento di gódere.
Una cavalcata da Champions League
Nessuno poteva pensare ad agosto alla Champions League per il Bologna. Se qualcuno lo avesse davvero pensato, noi non possiamo che chiedere con chi abbia parlato per saperlo. Questo Bologna puntava all’Europa, ma questo Bologna è riuscito a fare di più. Saranno 29, alla fine del campionato, le giornate occupate dai Rossoblù in zona Europa. Saranno 22 – contando anche il quinto posto – le giornate occupate dai Rossoblù in zona Champions: chi lo meritava di più del Bologna?
Un gruppo che ha saputo affrontare i momenti di difficoltà e i momenti di euforia, stando molto attenti a non cadere per farsi male. Un percorso, possiamo ora dire, netto, che ha messo in fila quasi tutti: il Bologna, tra andata e ritorno, ha ottenuto punti con tutte e 19 le squadre affrontate.
Quanto vale questa Champions League per il Bologna?
No, la domanda iniziale non fa riferimento certamente ai soldi. La domanda iniziale fa riferimento all’unico vero legame che tiene saldo un tifoso alla propria squadra: le emozioni. Cosa si può aver provato davanti all’orda Rossoblù che nella serata di ieri ha invaso Casteldebole per l’ennesima notte di questa fantastica stagione? Forse si dovrebbe usare un termine non ancora scoperto: indescrivibile.
Ma questa è la ribalta di chi c’è sempre stato, per far riferimento ancora una volta al condottiero di questo gruppo, Thiago, il quale ieri ci ha tenuto a ribadirlo faccia a faccia: tutto questo è per chi ha vissuto le difficoltà, in primis. Uno di noi, Eugenio, ha descritto in pieno quest’attesa che non sembrava finire mai: troppe volte siamo rimasti delusi. Tutto questo, però, ripaga, e con gli interessi.
Bologna, solamente grazie
Forse questa parola non basta, come detto sopra, ma è quello che più viene spontaneo in questo momento: grazie Bologna. Grazie per aver costruito tutto questo. Grazie per averci dato la possibilità, in questa stagione, di sognare ogni weekend ad occhi aperti. Grazie per averci dato la possibilità di divertirci ovunque in giro per l’Italia, facendo il nostro calcio – sempre per riprendere le parole di Motta. Grazie per essere rimasto sempre te, Bologna, e per il senso di appartenenza di ognuno: dal primo all’ultimo, tutti hanno capito cos’è il Bologna e tutti hanno lottato per questa maglia e per questa società. Ora è il momento di festeggiare: perché Bologna, ce lo siamo davvero meritato.
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