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Bologna, senti Binks: «Sono felicissimo, non vedo l’ora di lavorare con Mihajlović»
Raggiunto dai microfoni dell’emittente Kent Sport News, il neo acquisto del Bologna Luis Binks ha parlato della sua nuova avventura con i Montréal Impact e di quella che lo aspetterà a fine anno con la maglia rossoblu.
«Sono felicissimo, sapevo che c’era un interesse e quando una società così importante ti cerca è difficile rifiutare. Non appena è diventato tutto ufficiale ero al settimo cielo, finalmente potevo parlarne con tutti senza che fosse un segreto. Binks si dice soddisfatto del contratto, ben quattro anni per il classe 2001 che avrà modo così di affinare le proprie capacità difensive in un campionato che – a detta sua – è il migliore per crescere difensivamente. «Spero di migliorare sensibilmente, imparare bene la lingua e vincere qualche trofeo» prosegue Binks.
«Quando arriverò a Bologna non sarò subito titolare, giustamente. Tutto quello che dovrò fare è lavorare duramente tutti i giorni così da arrivare in Italia al meglio della mia forma fisica e avere più possibilità di giocare. Ho guardato il Bologna molto attentamente nelle ultime partite» ammette Binks. «Giocano davvero un bel calcio e hanno diversi calciatori che hanno giocato ad alti livelli per molto tempo, sembra davvero un bel gruppo. Non vedo l’ora di lavorare con Mihajlović che ha avuto una grande carriera da difensore». Il difensore centrale poi non nasconde tutto il suo entusiasmo per il nuovo stadio che verrà costruito. «Sto imparando un po’ l’italiano – ammette – ma ci vorrà un po’ di tempo».
Sull’esperienza con il Montréal: «Rimanere qui in Canada mi sarà utile per giocare più partite possibili e per accrescere la mia esperienza. Lo devo al club e ai tifosi, voglio dare una mano a raggiungere i play-off». Gli Impact hanno perso contro Orlando nel torneo MLS is back: «Abbiamo perso per un goal che poteva tranquillamente essere evitato, è stato un vero peccato uscire così. Allo stesso tempo però è stato stimolante affrontare Nani (ex Manchester United); infatti una delle ragioni per cui sono venuto in MLS è avere la possibilità di affrontare diversi campioni che hanno giocato nei top club europei e che hanno vinto tanti titoli.»
Fonte: kentsportsnews.com
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