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Bologna-Spezia, “le tue ali Bologna”

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La sterilità offensiva delle ultime due partite contro Inter e Roma non poteva certo rappresentare il vero valore dell’attacco del Bologna, nonostante le diverse occasioni create in entrambe le gare. Contro lo Spezia, è emerso il tasso tecnico e qualitativo di un attacco che, se in giornata, può mettere in difficoltà tutte le squadre del nostro campionato. Attenzione però. L’esigenza di una punta di ruolo rimane: nonostante anche ieri il lavoro di Palacio sia stato umanamente e – soprattutto tecnicamente – encomiabile, con lanci, stop e ripartenze da manuale del calcio, l’unico gol messo a referto dal Trenza in questa stagione è sintomo di come per fare il tanto agognato salto di qualità serva un 9 con il gol addosso. E fintantoché non arriverà, Barrow continuerà ad andare a scuola da Palacio, venendo impiegato al centro dell’attacco in caso di necessità.

 

Venendo alla partita di ieri, il Bologna ha disputato una partita pressoché perfetta, forse una delle migliori della stagione per approccio ed intensità, con il tanto ricercato cinismo che ha finalmente fatto capolino. Gli occhi vigili di Sinisa, costretto in tribuna, insieme al rientrante Saputo hanno spinto il Bologna ad una vittoria che alla vigilia non era per nulla scontata, visti i valori messi in campo dallo Spezia che sia in Coppa Italia che all’andata avevano messo in difficoltà e non poco i rossoblù. Un’ottima prova è stata fornita dalle due ali, Barrow ed Orsolini, entrambi in gol e particolarmente ispirati, con Orso che ha più volte sfiorato il secondo gol, con la traversa della porta della Curva San Luca che ancora trema. Sugli scudi tutto il centrocampo, con Svanberg, Schouten e Soriano che – ad oggi – rappresentano un trittico di assoluto valore, tra i primi della serie A, e che sarebbe un vero peccato dividere sul più bello. Ma è un discorso che andrà affrontato in estate quando, verosimilmente, alle porte di Casteldebole busserà più di qualche squadra.

 

Le statistiche raccontano di una partita assai piacevole e frizzante, soprattutto nel primo tempo. 11 i tiri totali del Bologna, 8 quelli dello Spezia, anche se il Bologna è riuscito ad essere più concreto, proprio come voleva Mihajlovic, considerando anche i due legni colpiti da Barrow e Orsolini. Lo Spezia ha offerto un gioco piacevole e scorrevole che, per una matricola della serie A è tutt’altro che banale, salvo però non impensierire seriamente Skorupski. Unico neo della partita le troppe palle perse in occasione della costruzione dal basso che, in altre occasioni, avrebbero potuto costare caro.

Neanche il momento di festeggiare la vittoria che mercoledì sera si torna in campo per il turno infrasettimanale contro il Torino, sempre al Dall’Ara. La vittoria dei granata contro la Roma non li vedrà arrivare a Bologna con l’acqua alla gola, anche se il distacco di appena cinque lunghezze dal Cagliari terzultimo obbligherà la squadra di Nicola a strappare i tre punti. 

 

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