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Il Dall’Ara tra passato e futuro: Bologna attende le risposte di Abodi (Il Resto del Carlino)

Il ministro Abodi apre ai finanziamenti per stadi: Bologna, con il suo AD Fenucci, spera nel rilancio del Dall’Ara.

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Stadio Dall'Ara alle 12.30 (© Bologna Fc 1909)
Stadio Renato Dall'Ara (© Bologna Fc 1909)

La riqualificazione degli stadi in Italia torna al centro del dibattito grazie alle dichiarazioni del ministro dello Sport, Andrea Abodi, che si è espresso sulla possibilità di un intervento statale per favorire il rinnovamento delle infrastrutture sportive. Tra i progetti in evidenza, quello dello stadio Dall’Ara di Bologna, che potrebbe beneficiare di un restyling accompagnato dalla realizzazione di un impianto temporaneo per ospitare le attività durante i lavori. Ma il tema non è privo di intoppi.

Un impegno per il futuro degli stadi

Intervenendo durante un evento a Milano, Abodi ha ribadito la necessità di supportare progetti di ristrutturazione per modernizzare e rendere più funzionali gli stadi italiani. «Ci sentiamo corresponsabili di un processo che come Governo vogliamo agevolare», ha dichiarato il ministro, sottolineando che l’obiettivo è andare oltre la retorica per concretizzare interventi di ammodernamento. Nei prossimi mesi e lungo tutto il 2025, almeno quattro o cinque stadi vedranno l’avvio dei lavori, con priorità a sicurezza, accessibilità, efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Il ministro ha anche espresso la visione di stadi che possano diventare centri di comunità, accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità, in ogni settore delle strutture. Si tratta di un approccio che punta a trasformare gli impianti sportivi in luoghi polifunzionali, capaci di rispondere non solo alle esigenze del calcio ma anche a quelle della società.

Bologna e le sfide finanziarie per il Dall’Ara

Tra i progetti prioritari, quello del Dall’Ara di Bologna spicca per la sua complessità finanziaria. L’amministratore delegato del Bologna FC, Claudio Fenucci, ha recentemente dichiarato che senza un supporto statale, il piano di ristrutturazione rischia di non partire. Mancano circa 50 milioni di euro per coprire l’intero costo del progetto.

L’apertura del ministro Abodi fa sperare in interventi come crediti d’imposta o fondi dedicati, ma il tema ha acceso il dibattito politico locale. Felice Caracciolo, rappresentante del partito di maggioranza del Governo, ha sollevato una questione etica, suggerendo che i 40 milioni stanziati dal Comune per lo stadio dovrebbero essere reindirizzati per affrontare l’emergenza abitativa di Bologna. «Prima di occuparci del Dall’Ara, assicuriamoci che le famiglie senza casa abbiano un tetto sopra la testa», ha dichiarato Caracciolo.

La risposta politica e le prospettive future

Alle parole di Caracciolo ha replicato Claudio Mazzanti, esponente del Partito Democratico, che ha criticato il Governo per il taglio ai fondi destinati all’edilizia pubblica e privata. Secondo Mazzanti, la mancanza di una pianificazione decennale o quinquennale in ambito edilizio sta mettendo a rischio il patrimonio abitativo del Paese.

Nonostante le polemiche, al momento non sono previsti aumenti nei finanziamenti comunali per lo stadio. Tuttavia, il Bologna FC rimane in attesa di segnali concreti da Roma, dove ha già avviato dialoghi con il Governo per sbloccare i fondi necessari. Con l’orizzonte degli Europei del 2032, l’urgenza di ammodernare gli impianti sportivi italiani diventa sempre più pressante.

Bologna e Dall’Ara: una sfida tra sport e società

Il caso del Dall’Ara rappresenta un nodo emblematico della più ampia questione di gestione delle risorse pubbliche: come bilanciare le esigenze di riqualificazione infrastrutturale con quelle di carattere sociale? Mentre si attendono decisioni da parte del Governo, il dibattito resta acceso, riflettendo le tensioni tra le priorità dello sport e quelle della comunità. In gioco non c’è solo un progetto, ma la visione di come gli impianti sportivi possano integrarsi nel tessuto sociale ed economico del Paese.

Fonte: Il Resto del Carlino

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