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Bologna, summit Italiano-dirigenti: si rema tutti dalla stessa parte (La Gazzetta dello Sport)

Summit tra tecnico e dirigenti dopo il triangolare per fare il punto della situazione

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Ritiro Bologna, verso la stagione 2024/25 con la Champions League
Vincenzo Italiano con la squadra (© Bologna FC 1909)

Stadio Druso, Bolzano, sabato 3 agosto. Il triangolare Bologna, Bochum, Sudtirol è appena finito, i rossoblù hanno appena avuto la meglio di misura con i bolzanini, rimediando al brutto ko della prima gara contro il Bochum.

Prima di andare all’intervista coi giornalisti, il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano e i dirigenti rossoblù Giovanni Sartori e Marco Di Vaio si sono soffermati a parlarci. Un piccolo summit necessario per capire, per fare il punto e magari fare il punto anche sul calciomercato. L’intenzione era quella di capire a che punto fosse la squadra e come si fosse ingarbugliata contro una squadra modesta come il Bochum.

Bologna da ritrovare

Lo 0-4 preoccupa per le dimensioni, ma non per il modo in cui è arrivato. Il Bologna è sembrato ingarbugliato, preda di un po’ di confusione. Magari, anzi quasi sicuramente vittima di gambe che non girano e una scarsa lucidità. Il punto con la dirigenza si è fatto soprattutto per capire se ci siano dubbi o confusioni che frenano la crescita della squadra. Nessuna osservazione legata al campo, ma solo un confronto sulle questioni strettamente “psicologiche”. Si è parlato del modo di recepire le nuove linee guida da parte della squadra, che deve probabilmente ancora assorbire definitivamente il cambio di tecnico.

Italiano consapevole

L’avvicendamento Motta-Italiano modifica le richieste in entrambe le fasi, sia in possesso che in non possesso. Ecco perché il tecnico di Karlsruhe nel post-partita ha premuto sul tasto dell’assorbimento dei nuovi concetti di gioco: «Bisogna fare in fretta a inserire le cose che piacciono all’allenatore, senza nulla togliere a quel che c’era prima con un grandissimo allenatore, trovare il punto d’incontro che fra presone intelligenti non sarà un problema. Qui gente sveglia ce n’è. Bisogna accelerare l’inserimento fra me e loro che hanno fatto una grandissima annata». Insomma, bisogna sbrigarsi e cominciare a remare tutti dalla medesima parte.

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