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Bologna-Torino 3-2: il Bologna da 1 a 10

Scopriamo i segreti del dolce San Valentino rossoblu grazie alle dieci statistiche chiave di Bologna-Torino 3-2

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Dan Ndoye, protagonista di Bologna-Venezia 3-0 (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

I rossoblu questo weekend hanno giocato l’anticipo in una data particolare: il quattordici febbraio. Per i fedelissimi tifosi allo stadio, impavidi anche contro le intemperie, è stato un San Valentino degno di quegli amori sfuggenti, ma alla fine trionfali. Un pò come nei film di Hollywood. E allora scopriamo i segreti di questa pellicola ricca di equivoci fino all’ultimo minuto di scena, grazie ad un inattesa autorete. Ecco a voi le dieci statistiche chiave.

1- Il cross di Karamoh

Continua il periodo poco brillante dell’ex Parma. Scivola in un uno contro zero, non conclude appoggi semplici e non incide. Ancora a quota zero reti stagionali, l’esterno deve ritrovarsi. Perché così si rischia il posto da titolare in Serie A.

2- I duelli a terra di Lucumi

Ieri, non benissimo il colombiano. E tutte le sue difficoltà sono evidenziate dall’heatmap: troppo spesso si è spinto in mare aperto, lasciando a proteggere il muro rossoblu il solo Beukema. Cambiato al 45′, si spera sempre che arrivi il ruggito, o meglio la concentrazione necessaria nell’arco di una gara intera. Perché quelle che i tifosi chiamano Lucumate, non sono altro che brevi disattenzioni, che sarebbe meglio evitare. Macchiano anche quella che, per trentacinque giri di lancette, era stata una gara di buon livello, ed è un peccato.

Il Bologna festeggia sotto la Curva Bulgarelli dopo la vittoria contro il Torino (© Bologna FC 1909)

Il Bologna festeggia sotto la Curva Bulgarelli dopo la vittoria contro il Torino (© Bologna FC 1909)

3- Le squadre ancora imbattute nei top 5 campionati europei

Se pure bisogna ammettere che i ragazzi di Vanoli non stessero pienamente convincendo in questo inizio di 2025, va detto che con diversi pareggi erano una delle imbattute nei massimi campionati europei. Ora, grazie all’autorete di Biraghi, restano in questa speciale lista solo PSG, Napoli e Bologna. Che forse ha messo troppe X a referto, ma senza perdere e muovendo la classifica.

4- I contrasti vinti da Ndoye

Sembrava stanco nelle ultime uscite, ma appena arriva un attimo di riposo, torna generoso e pungente più che mai. Immarcabile, cinico, aggressivo e anche ecologico (è il polmone verde della squadra), Dan è uno dei trascinatori di questo Bologna. E rispetto all’anno scorso, per tecnica e doti al tiro, sembra un altro giocatore. Che stagione, che energia!

5 (su 5)- I passaggi completati da Calabria

Dopo due gare dalla panchina, è finalmente iniziata la nuova avventura dell’ex capitano del Milan. Entrato al posto di Holm all’87’, ha toccato cinque palloni, senza sbagliare alcun appoggio. Per il modo in cui è arrivata la vittoria finale, sarebbe stato difficile chiedere esordio migliore

6- I cross precisi di Miranda

Bentornato, Juan! Dopo lo scippo di Lykogiannis, e va precisato che lo spagnolo stava giocando molto bene, ha ritrovato la titolarità proprio contro il Torino, giocando una gara eccellente. Non a caso, tutti gli spunti partono da quella fascia: Miranda sembra un pittore e col suo mancino magico plasma la realtà a suo piacimento. Continua a mancare il gol, ma se continuerà così dubitate che sia una carenza insostenibile.

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino - Bologna (© Bologna FC 1909)

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino – Bologna (© Bologna FC 1909)

7- I lanci di Skorupski

Avrà pur subito due gol. Ma da incolpevole e salvatore, impedendo ad Adams di trovare il gol con un riflesso straordinario.

8- I minuti per Aebischer

Giubilate, tifosi rossoblu, perché l’Equilibratore è tornato in azione! E sembra anche in un buonissimo stato di forma. Infatti, in appena otto minuti, ha completato sette passaggi su sette, con una sventagliata di pregevole fattura, non semplice dopo tanti mesi fuori.

9- I contrasti di Casale

Gli americani lo chiamerebbero il Birthday Boy del match: ieri ha spento ventisette candeline. E il regalo migliore se lo è fatto da solo, subentrando e convincendo come uno dei migliori in campo nel secondo tempo. Peraltro, il fatto che sia nato a San Valentino potrebbe non essere un caso: pian piano, si sta facendo amare dal popolo rossoblu. Infatti, dopo l’adattamento, ha scoccato una freccia verso il Dall’Ara. Magari lenta, ma efficace. Potrebbe essere lui il titolare della seconda parte di stagione?

Nicolò Casale dopo Lecce-Bologna (©Bologna FC 1909)

Nicolò Casale dopo Lecce-Bologna (©Bologna FC 1909)

10- I duelli a terra vinti da Castro

Bene, anzi benissimo. Lotta, si dimena, tiene palla, serve compagni: è il faro dell’attacco rossoblu e propizia anche il gol del 3-2. Alla sua età fare una stagione così sembra quasi il simbolo di una stella favorevole. Non esagerare in questo caso è difficile: sono pochi gli attaccanti che sanno convincere anche quando non segnano, El Toto figura tra questi.

Fonti: Sofascore, Lega Serie A

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