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Bologna-Torino, è 1-1: a Barrow risponde Mandragora

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La settimana no stop del Bologna iniziata con il 4-1 allo Spezia e che si concluderà con la difficile trasferta di Bergamo, passa per l’infrasettimanale del Dall’Ara dove arriva il Torino di Nicola, reduce da due vittoria di fila e che cerca il tris, cosa che non gli riesce da un paio d’anni.

Mihajlovic, che torna in panchina dopo la squalifica, ed è ancora senza Tomyasu, si appella al turnover come promesso: fuori Svanberg, pur splendido protagonista della vittoria contro i liguri, dentro Poli insieme a Dominguez, e davanti Orsolini, Sansone e Soriano sostengono Barrow con Palacio in panchina. “Antov gioca, vi fidate?”, aveva chiesto il tecnico serbo in conferenza stampa alla vigilia, e l’indovinello si rivela un bluff perché al centro della difesa non c’è spazio per il bulgaro (una sola gara da titolare finora, contro il Cagliari), bensì ancora Danilo e Soumaoro.

Il 3-5-2 di Nicola contro il 4-2-3-1 bolognese, e ne viene fuori una partita guardinga nelle sue prime battute, con i granata, in tenuta bianca, più insidiosi. Soumaoro dimostra la sua crescita quando, al primo vero tentativo ospite, chiude su Verdi lanciato a rete quasi a botta sicura. Al minuto numero nove il Bologna perde già Dominguez per infortunio e al suo posto entra Baldursson, e Orsolini calcia di poco alto sopra l’incrocio dei pali dalla distanza. Dopo il predominio territoriale ospite dei primi minuti il Bologna man mano esce, anche si portieri restano pressoché inoperosi.

Fino al minuto 23, quando uno scambio stretto tra Zaza, Verdi e Belotti, porta quest’ultimo a concludere a botta sicura trovando Skorupski pronto a rispondere. Sul calcio d’angolo seguente ti aspetti una puntura del Torino e invece, sul ribaltamento di fronte è Soriano a lanciare Barrow dopo aver rubato palla a Verdi (non esente da colpe) e il numero 99 buca Milinkovic, pure lui non impeccabile, per l’1-0 dei padroni di casa. Settimo assist per Soriano, ottavo gol per Musa.

Marini, direttore di gara, si prende la scena quando ammonisce un componente della panchina del Bologna dopo aver mostrato il giallo a Baldursson, secondo ammonito di serata dopo N’Kolou. Il Torino riprende iniziativa, e prima dell’intervallo è ancora Verdi a spaventare i padroni di casa stoppando in area e calciando in pratica un rigore in movimento, che finisce clamorosamente sul fondo.

Effettivi invariati nella ripresa, con il Bologna che avrebbe quasi subito l’opportunità di raddoppiare con Soriano, che si attarda però nella conclusione. Al quinto, Zaza prova a scavalcare Skorupski con un pallonetto sul quale l’estremo difensore bolognese si fa trovare pronto deviando in angolo. Più Torino che Bologna in questa fase di gioco, e Mihajlovic cambia: esce Poli ed entra Schouten, fuori Djiks e dentro De Silvestri, e in campo anche Svanberg per Baldusson. Ma la pressione ospite porta i suoi frutti poco dopo la girandola dei cambi: dopo un calcio di punizione buttato fuori area prima da Danilo e poi da Schouten, è Mandragora ad azzeccare il jolly sotto l’incrocio dalla distanza per l’1-1.

Superato il quarto d’ora Skorupski pasticcia pressato da Zaza, che recupera palla e la serve ancora a Mandragora che calcia fuori. Il Torino insiste e il Bologna con affanno si difende. A metà ripresa esce Belotti per Sanabria, e Rincon fa posto a Lukic. A dieci dalla fine viene ammonito Danilo per un fallo su Ansaldi, i granata nel frattempo tengono l’iniziativa ma non producono grosse occasioni. Nel finale spazio per Skov Olsen al posto di Sansone e i cinque minuti di recupero prolungano la sofferenza, seppur il Toro non vada oltre a qualche mischia in area e qualche conclusione ribattuta tra cui una punizione di Baselli. Pareggio sostanzialmente giusto e salvezza ormai acquisita, nonostante qualche brivido in una ripresa difficile per gli uomini di Mihajlovic. 

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