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Bologna, Salvatori: «Una piazza che merita di togliersi bellissime soddisfazioni»
Un doppio ex dietro la scrivania come Fabrizio Salvatori racconta la sfida di domani sera tra Bologna e Torino

Fabrizio Salvatori, dal Torino al Bologna. Non solo doppi ex tra campo e panchina, per la sfida che andrà in scena domani sera in quel del Dall’Ara. Rossoblù e granata avranno un doppio ex anche dietro la scrivania, come l’ex direttore sportivo.
Passato proprio dalla Mole Antonelliana alle Due Torri, Salvatori si è raccontato in un intervista all’inserto del Corriere dello Sport, Più Stadio, ricordando e raccontando lo stato attuale di Bologna e Torino.
Salvatori e i suoi anni a Bologna
Due ambienti, Bologna e Torino, che hanno rappresentato casa per Fabrizio Salvatori. Torino, solo per una stagione, Bologna, invece, per quattro lunghi anni. «Mi aspetto innanzitutto una bella partita perché entrambe vorranno vincere. Il Torino è a metà classifica e ha l’ambizione di risalire senza ansie legate alla salvezza, mentre il Bologna ha bisogno di punti per restare agganciato al treno europeo».
E, proprio del palcoscenico del match del Dall’Ara, oltre che di tutto quello che gli sta intorno, il direttore prosegue: «Anni davvero belli, ricordo sempre con enorme piacere il mio periodo a Bologna anche perché quando vinci l’esperienza resta indimenticabile. Appena arrivato, nel mio primo anno di B cerano Juve, Napoli e Genoa che hanno dominato il campionato, poi nell’annata seguente siamo riusciti a salire in Serie A al termine di una bellissima cavalcata. Sono stato benissimo anche con le varie società, da Cazzola a Menarini, seppur il momento fosse chiaramente molto diverso rispetto a oggi».
La stagione a Torino
Come detto in precedenza, Fabrizio Salvatori sbarca a Bologna proprio da Torino, dove fu il direttore sportivo per unsolo anno, stagione 2005/2006. «Ho ricordo fantastici anche del mio unico anno a Torino perché anche il ho conquistato la promozione in A. I granata hanno una storia fantastica come quella del Bologna, impreziosita dall’epicità del Grande Torino, La tifoseria è calorosa come quella rossoblù, c’è tutto per innamorarsi». Ci furono, però, divergenze con l’attuale presidente, Urbano Cairo: «Il nostro rapporto si incrino definitamente a febbraio, quando avevamo un battibecco perché venni a sapere che lui stava cercando di portare a Torino Damiano Tosi, un direttore generale che in realtà era di fatto un direttore sportivo. Cairo a fine anno provò comunque a farmi rimanere, ma io me ne andai perché non accettavo di fare confusione con un altro collega».
Sull’attuale contestazione al presidente granata, Salvatori commenta così: «I tifosi da quello che leggo si sentono un po’ traditi da promesse non mantenute. Cairo è vent’anni che fa il presidente, è una persona intelligentissima e sa temere a bada il bilancio, ma i tifasi ora lamentano duramente il fatto di non fare il salto di qualità a livello di risultati. A Bologna tutto sta funzionando benissimo, e non è solo una questione di risultati».
Il Bologna agli occhi di Fabrizio Salvatori, quello di prima…
L’ex direttore sportivo, sulla competitività nel nostro campionato ha un pensiero ben delineato, ed esempi come Atalanta prima e Bologna poi sono frutto di lungimiranza e programmazione, oltre che, citando i Rossoblù, un mix perfetto: «Ci vuole una proprietà che abbia la volontà e la possibilità di investire come sicuramente ha Saputo, un amministratore de legato come Fenucci di grandissimo livello e poi due dirigenti come Sartori e Di Vaio, La squadra è fatta da persone che sanno di calcio, c’è poco da aggiungere».
E il tempo, secondo Salvatori, non è un fattore da escludere, anzi: «Non basta poco tempo per raggiungere certi obiettivi. Ricordo benissimo quando Saputo disse ai tifosi che non avrebbero più rivissuto certe situazioni dopo lo 0-4 contro il Frosinone. Da li c’è stato l’arrivo di Mihajlovic e una crescita costante fino alla Champions League. Il Bologna era da una vita che non raggiungeva certi risultati»
…e quello di adesso
L’attuale Bologna è stato costruito da una coppia, dietro la scrivania, che Salvatori conosce bene: Giovanni Sartori e Marco Di Vaio: «I risultati dicono che sono una delle migliori coppie della Serie A. Sartori non ne sbaglia praticamente una: tutti sono capaci di vedere i giocatori bravi, ma la sua forza è scovare talenti poco conosciuti e capire che potranno rendere al massimo nella sua squadra. Di Vaio insieme a lui sta imparando tantissimo e sta facendo davvero il bene del Bologna». E fu proprio lui a portare l’ex bomber sotto le Due Torri: «Me lo ricordo benissimo: era il 2008 e lui arrivava dai Genoa. Il suo approccio fu davvero eccezionale, a proposito di Bologna-Torino, se non avesse lasciato il rigore a Bernacci contro i granata avrebbe chiuso la stagione a 25 gol insieme a Ibrahimovic, al top della classifica marcatori».
Sui due tecnici attuali di Bologna e Torino, commenta così: «Devo ammettere che mi piacciono entrambi e stanno facendo bene. Vanoli finora mi ha convinto anche se è chiaro che senza un giocatore corne Zapata ha perso davvero moltissimo perché poteva essere il giocatore più determinante della squadra. Italiano sta facendo ancora meglio anche perché ha preso un gruppo più forte, che ha perso qualche pedina fondamentale ma è rimasto motto attrezzato. Poi Vincenzo ha un segreto…». E continua: «Nel suo staff c’è Piero Campo, il preparatore atletico che era con me a Trapani. Se la squadra va sempre cosi forte è anche merito suo, una persona molto intelligente e modesta che lavora sempre al meglio, Lo staff di un allenatore è importantissimo e quello di italiano penso sia di grande livello».
Salvatori e la sua ammirazione per…
L’ex direttore sportivo dei Rossoblù, incalzato su chi dell’attuale Bologna sia tra i suoi preferiti, non ha dubbi: «Da ex difensore non posso che citare la coppia Beukema e Lucumi. Sono davvero eccezionali insieme ai due portieri Skorupski e Ravaglia che rispondono sempre presente. Tutti avrebbero detto gli attaccanti, ma a me piacciono quelli decisivi dietro». E non ha nemmeno dubbi sulla loro forza, in base al livello generale del campionato: «Credo proprio di si. In estate arriveranno sicuramente proposte da club molto importanti».
Conclude così, Salvatori, con un commento sulla attuale situazione dei Rossoblù e un pensiero per la piazza: «Ha un gruppo fantastico, stanno facendo bene tutti quanti e anche se cambiano gli uomini i risultati arrivano lo stesso. È chiaro che nel calcio contano gli episodi e qualche punto è mancato, ma la strada è quella giusta. [I tifosi] Li saluto perché a Bologna sono stato benissimo. Auguro il meglio alla dirigenza, alla squadra e a una piazza che merita di togliersi bellissime soddisfazioni».
Fonte – Davide Centonze, Corriere dello Sport – Più Stadio
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