Bologna-Torino, ordinaria amministrazione

Si sapeva che sarebbe stata una partita difficile, rognosa e – soprattutto – fisica. Lo testimoniano i 44 calci di punizione della partita di ieri sera, 18 per il Bologna e 26 per il Torino che hanno reso il match del Dall’Ara una dei meno gradevoli del campionato del Bologna, nonostante il punto portato a casa. Lo stesso Mihajlovic nel post partita non ha esitato a definirla una partita per “palati poco fini”, rendendo appieno l’idea dei 90′ minuti di ieri sera.

L’arbitraggio per così dire “diversamente inglese” non ha di certo aiutato lo spettacolo, anche se è comprensibile come entrambe le squadre fossero piuttosto stanche, con il Torino che – alla disperata ricerca di punti stante la vittoria del Cagliari – ha comunque avuto le occasioni migliori. Il Bologna, dopo il gol, ha gestito il risultato, nonostante abbia rischiato diverse volte di subire più di un gol, con Skorupski di fatto migliore dei suoi. Il turnover di Sinisa ha toccato soprattutto il centrocampo che, uscito Dominguez, ha perso molto in qualità nonostante il buon subentro di Baldursson. Non un’ottima prova quella del rientrante Poli, comprensibilmente appannato dopo le tante panchine, lo testimonia il contropiede sprecato nel secondo tempo che avrebbe potuto chiudere, o quasi, la partita. 

Poca precisione per entrambe le squadre, come testimoniano le statistiche. Ben 18 tiri totali del Torino, di cui solo 3 nello specchio dei rossoblù, 8 quelli del Bologna, solo 1 diretto verso la porta di Milinkovic-Savic, di fatto inoperoso e poco reattivo sul gol di Barrow. Neo della serata il brutto infortunio di Dominguez, uscito in barella e consolato da Mihajlovic.

Servirà tutt’altro spirito per impensierire l’Atalanta, prossimo avversario del Bologna. I rossoblù saranno sgombri da pensieri per quanto riguarda la salvezza e dovranno mettere in campo tutte le qualità migliori per provare a strappare almeno un punto dal Gewiss Stadium.

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