Bologna FC
Bologna, una rimonta che sa di coraggio: il Torino cade al 90’
Il Bologna batte il Torino 3-2 con un autogol al 90’, in una partita sudata e combattuta: cuore, grinta e tre punti preziosi al Dall’Ara.

Ci sono partite in cui si capisce di essere qualcosa di più di un gruppo di giocatori con la stessa maglia. Bologna-Torino è stata una di quelle partite. Al Dall’Ara, sotto il cielo grigio di una serata che sembrava scritta per raccontare un’altra storia, i rossoblù hanno ribaltato il risultato con il coraggio di chi non accetta la sconfitta.
Bologna-Torino: la prima battaglia
Sin dal primo minuto, il Bologna ha imposto il suo gioco. Possesso palla schiacciante (66% contro il 34% granata), una circolazione fluida che ha portato la squadra di Vincenzo Italiano a collezionare 432 passaggi contro i 236 del Torino. Eppure, il calcio sa essere crudele. Il Bologna costruiva, arrivava nell’ultimo terzo di campo con continuità (74 ingressi contro i 52 del Torino), ma i granata, con la loro difesa compatta e le ripartenze veloci, erano pronti a colpire.
E lo hanno fatto. Al 37’, Nikola Vlašić ha gelato il Dall’Ara con un colpo chirurgico: una delle quattro grandi occasioni del Torino, trasformata con spietata efficacia. Il Bologna, invece, ne aveva già mancate due. E così, all’intervallo, lo score raccontava una verità beffarda: più tiri (22 contro 8), più occasioni (6 contro 4), più presenza in area avversaria (35 tocchi contro 15), ma un gol in meno.
L’illusione e la svolta
Nella ripresa, la squadra di Italiano ha continuato a spingere, trovando finalmente il meritato pareggio al 20’ con Dan Ndoye. Uno squillo liberatorio che sembrava aprire un nuovo scenario. Ma il Torino, cinico come sempre, ha colpito ancora. Al 65’, Elmas ha riportato avanti i granata, facendo sprofondare il Dall’Ara in un silenzio amaro.
Sembrava la resa. Ma nel calcio, come nella vita, ci sono momenti in cui tutto cambia. E il Bologna non era pronto a mollare.
Il risveglio del Bologna
Le statistiche raccontano di una squadra che non ha mai smesso di crederci. Il Torino ha provato a resistere, ma si è ritrovato schiacciato dalla pressione rossoblù. I felsinei hanno attaccato con insistenza, trovando la chiave per sfondare grazie a un rigore conquistato con furbizia e trasformato con freddezza ancora da Ndoye al 70’. Due a due.
Il Torino, esausto dopo una partita di sacrificio e contrasti (10 vinti contro gli 8 dei padroni di casa), ha iniziato a vacillare. I granata hanno provato ad abbassare il ritmo, a interrompere il gioco con più falli (17 contro 7), a chiudere ogni spazio. Ma il destino ha giocato le sue carte.
Bologna-Torino: il colpo finale
Minuto 90. Contropiede fulmineo, il Bologna riparte con ferocia. Un pallone velenoso attraversa l’area e Biraghi, nel tentativo di liberare, infila la propria porta. Un’autorete crudele per il Torino, ma la perfetta rappresentazione di una partita decisa dai rossoblù.
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