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Bologna tra Empoli e Como: un dominio sterile rossoblù

Bologna pareggia ancora a Como e replica il match contro l’Empoli. Vediamo quindi, a livello di statistiche, le due prestazioni a confronto.

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Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)
Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

Il match tra Como e Bologna, terminato con un combattuto 2-2, è stato caratterizzato da un equilibrio inaspettato: entrambe le squadre hanno avuto le proprie chance per portare a casa i tre punti. Sebbene il Bologna abbia mantenuto un leggero vantaggio nel possesso palla (56% contro il 44% del Como), la partita è stata intensa e incerta fino alla fine.

Como-Bologna: una partita stranamente equilibrata

I due club hanno registrato lo stesso numero di tiri (14), con 4 tentativi in porta ciascuno, segno di una sfida aperta e competitiva. Tuttavia, se il Como ha creato due grandi occasioni da rete, il Bologna è riuscito a sfruttarne una soltanto, sottolineando un potenziale spreco in fase offensiva.

Il Como ha dimostrato una certa incisività nelle sue azioni offensive, toccando l’area di rigore avversaria 24 volte contro le 22 del Bologna. I rossoblù, d’altro canto, hanno cercato di sfruttare gli ingressi nell’ultimo terzo, con ben 61 tentativi rispetto ai 34 dei padroni di casa. Nonostante questa pressione, la squadra emiliana non è riuscita a capitalizzare le sue manovre offensive, tradendo una certa mancanza di precisione nei momenti cruciali.

Il Bologna ha mostrato una maggiore solidità difensiva, limitando il Como grazie a una buona gestione dei duelli fisici, pur concedendo qualche spazio di troppo, come evidenziato dalle statistiche sui contrasti (21 vinti contro i 24 del Como) e i numerosi recuperi di palla. Tuttavia, il match ha messo in luce una mancanza di concretezza e capacità di chiudere le partite, tema ricorrente in questo avvio di stagione per i felsinei.

Como-Bologna a confronto con Bologna-Empoli: stessa storia, stessi punti portati a casa

Se il pareggio con il Como ha evidenziato alcune debolezze nella gestione della fase finale delle partite, anche il precedente 1-1 contro l’Empoli non ha portato sollievo al Bologna. Nella sfida contro i toscani, la squadra di Vincenzo Italiano ha controllato ampiamente il gioco con il 68% del possesso palla, quasi il doppio rispetto all’Empoli (32%), e ha completato 601 passaggi rispetto ai soli 282 degli avversari.

Nonostante questa superiorità in fase di costruzione, il Bologna non è riuscito a far valere il proprio dominio. Il numero di tiri totali (14 contro i 3 dell’Empoli) e le grandi occasioni create (2 per entrambe le squadre) raccontano di una prestazione offensiva non all’altezza del controllo del gioco.

A differenza del match contro il Como, dove l’equilibrio nei tiri e nelle occasioni era più marcato, contro l’Empoli è stata la mancanza di precisione a penalizzare il Bologna. Anche il numero di ingressi nell’ultimo terzo, 72 contro 47, dimostra la difficoltà della squadra rossoblù di concretizzare la mole di gioco prodotta. Se da un lato la difesa del Bologna ha retto meglio contro l’Empoli, concedendo pochissimi tiri, dall’altro lato gli errori e la difficoltà di capitalizzare le proprie azioni hanno portato a un altro pareggio deludente.

Un Bologna che deve ritrovare il successo

Dopo quattro giornate, il Bologna non ha ancora trovato la vittoria, collezionando finora una serie di pareggi, l’ultimo dei quali arrivato oggi. Questa situazione non solo pesa in termini di classifica, ma rischia anche di minare la fiducia della squadra in vista di impegni fondamentali. Con l’inizio imminente della Champions League, in cui il Bologna si troverà ad affrontare lo Shakhtar Donetsk il 18 settembre, la squadra di Italiano urgeva questa vittoria.

Il Bologna si trova ora in una posizione delicata: nonostante la capacità di controllare il gioco e creare occasioni, manca la lucidità nei momenti decisivi. Le statistiche mostrano una squadra che domina il possesso e gestisce bene le transizioni, ma che fatica a chiudere le partite. Un aspetto che, nella prossima sfida europea, potrebbe costare caro. La Champions League richiede non solo qualità, ma anche una determinazione feroce nel concretizzare le opportunità create, ed è proprio su questo fronte che il Bologna deve migliorare.

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