Bologna FC
Bologna-Udinese, croce e delizia
Un Bologna dai due volti, una partita bipolare quella andata in scena nel freddo pomeriggio dell’Epifania tra Bologna e Udinese. L’Udinese si presenta al Dall’Ara con un attacco spuntato orfano dei vari Pussetto, Deulofeu e Okaka; non va meglio al Bologna che deve fare a meno di De Silvestri, Medel, Mbaye, Sansone, Skorupski, Santander e dello squalificato Dominguez. Si sapeva che sarebbe stato uno scontro tra due formazioni vogliose di riscatto e alla ricerca di quei punti necessari per ritrovare una situazione di classifica più consona e serena.
Ed è il Bologna a trovare subito le armi giuste per portarsi in vantaggio, in un fondamentale (quello del colpo di testa) particolarmente fruttuoso nelle ultime giornate e che gli uomini di Siniša dovranno imparare a sfruttare più spesso: Tomiyasu svetta imperioso sopra le tante maglie gialle e insacca l’1-0 con Musso impietrito. Il Bologna persevera, tiene in mano la partita e cerca il raddoppio. Peccato però che alla prima vera occasione pericolosa i friulani si riportino in parità, complice anche una rivedibile ribattuta di Da Costa sul tiro di De Paul. Il Bologna è bravo poi a rispondere subito e a riportarsi in vantaggio con un’azione imperiosa del solito Palacio, rifinita da Barrow e conclusa magnificamente da Svanberg.
Già, proprio lo svedese che da assoluto migliore in campo nella prima frazione di gioco, macchia la propria prestazione con una sciagurata entrata in ritardo su Nestorovski che gli costa la seconda ammonizione. Da lì la partita cambia nettamente, forse anche un po’ troppo. Perché se è pur vero che il nutrito e qualitativo centrocampo poteva mettere in difficoltà quello rossoblù già in 11 vs 11, l’aver lasciato totalmente la partita in mano all’Udinese nel secondo tempo ha legittimato il pareggio degli ospiti, conquistato al 92’ sì, ma che poteva tranquillamente arrivare prima vista la mole di gioca prodotta dagli uomini dell’ex Gotti. Nonostante l’evidente abbassamento del baricentro, un plauso va comunque fatto a tutta la squadra, che ha saputo rispondere colpo su colpo alle iniziative dei friulani, imbastendo un fortino di uomini a protezione della porta di Da Costa che ha ceduto solo per una sfortunata deviazione di Hickey, subentrato ad uno stanchissimo Dijks.
Cinque pareggi, cinque partite diverse, terzo 2-2 dopo quelli con Spezia e Atalanta e un amaro in bocca che le accomuna tutte cinque, e che, in modi diversi, potevano essere portate a casa. Inutile rimuginare su ciò che è stato: sabato a Marassi contro il Genoa si gioca un’altra sfida da non sbagliare, per ritrovare quella vittoria che manca dal 29 novembre contro il Crotone.
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