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Bologna FC

Bologna-Udinese da sold out (Il Resto del Carlino)

In ben poche stagione ricordiamo un’attesa per la prima partita di campionato come quella di quest’anno. Bologna-Udinese verso il sold out.

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La squadra prima di Bologna - Udinese, serie A 23/24 a Fort Dall'Ara( © Damiano Fiorentini)-abbonamenti
La squadra prima di Bologna - Udinese, serie A 23/24 a Fort Dall'Ara( © Damiano Fiorentini)-abbonamenti

Bologna-Udinese non per pochi eletti. Agli oltre 20mila abbonati (ma aspettiamo il dato finale per ragionare concretamente), già 4mila tifosi hanno acquistato il biglietto per la prima al Dall’Ara. Numeri che sicuramente verranno superati, mancando ancor due settimane piene all’evento.

Bologna-Udinese vs Bologna-Milan

La penna arriva facile al confronto con lo scorso anno quando, al Dall’Ara, scese il Milan di Stefano Pioli. Risultato a parte (ma quella sarà una delle poche sconfitte da registrare), il Bologna, incompleto, non giocò male. Da lì in poi un percorso virtuosissimo che tutti conosciamo, un quinto posto (ma fino alla penultima eravamo terzi dietro le milanesi) e la Champions League.

Le certezze alla prima di campionato (si era al 21 agosto) non c’erano, le aspettative si. Esattamente come oggi: abbonamenti che scavallano le 20mila unità e in tre giorni, per Bologna-Udinese, già quattromila tagliandi venduti. E chissà quanti tagliandi ancora verranno venduti prima dell’incontro con i friulani, segno di una fortissima aspettativa nutrita nei confronti della squadra di Italiano.

I 32.203 spettatori dello scorso anno

Non nascondiamo che gli oltre 32mila presenti al Dall’Ara in una data ferragostana, era già indice di stupore. Vero che la discesa della corazzata rossonera invitava alla presenza, ma il sold out (in quella specifica giornata) era difficilmente immaginabile.

Quelle presenze erano già allora, prima della cavalcata “storica”, il segnale della voglia di calcio che esiste a Bologna. Un voglia che da troppo tempo era rimasta negli armadi e nelle soffitte e che al primo accenno di Primavera si era scatenata in maniera evidente. Poi la Primavera divenne Estate, ma questo, il 21 agosto scorso, non si poteva assolutamente immaginare. Solo sperare, un’aspettativa insomma.

Ora la squadra è ancora un progetto incompleto, come lo era allora e l’Ammiraglio al comando è cambiato. Ma quello che non è cambiato è la voglia di stare vicini alla squadra, l’anno scorso (carico di vittorie) come quest’anno. Ed è e sarà sempre questo a fare la differenza, il cosiddetto “12esimo” uomo in campo.

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