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Bologna-Udinese: le parole di Colantuono, Rossi e Corvino – 27 set

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Intervenuti nel postpartita i due allenatori hanno commentato la gara. Umori opposti, come è logico che fosse: un Colantuono raggiante e soddisfatto e, al contrario, un Delio Rossi amareggiato e rammaricato.

COLANTUONO – L’allenatore dell’Udinese, soddisfatto per la vittoria, ha sostenuto che quelli di oggi sono tre punti “che portano morale”. Una gara “molto simile a quella disputata con il Milan per certi versi, ma non dal punto di vista dell’approccio che oggi è stato decisamente migliore”. Colantuono voleva ripartire proprio dalla gara con i rossoneri e da quel secondo tempo in cui qualcosa era cambiato. Dunque confermato il 4-3-1-2 in avvio con Iturra in cabina di regia. Poi, qualcosa doveva cambiare, Iturra regista era spaesato e così nel secondo tempo il mister dei friulani optava per un 3-5-2 con Lodi al suo posto. Un primo tempo “non soddisfacente – aggiunge Colantuono – poi un secondo in cui abbiamo preso in mano il pallino del gioco. Confidavamo anche su una buona condizione atletica. Alla fine è uscita la nostra forza, era necessaria una prestazione importante per portare a cas i tre punti”. Quando gli chiedono di esprimere un giudizio sui rossoblu, risponde da vero signore: “Non giudico mai le altre squadre per una forma di rispetto verso i miei colleghi”. Poi sugli allenatori sotto esame, visto che sia lui che Delio Rossi lo erano prima di questa gara: “Lo siamo sempre, basta perdere una partita e siamo sotto esame. Bisogna giudicare il lavoro sul campo, rimanere legati solo ai risultati è troppo facile. Sono d’accordo con Rossi che ieri in conferenza ha detto che il lavoro di un allenatore lo si puà giudicare almeno dopo dieci partite”.

DELIO ROSSI – Queste invece le parole del tecnico rossoblu: “Per 70-75’ non ho visto una squadra in calo, nel secondo tempo abbiamo avuto anche le occasioni per chiuderla ed è stato un errore non farlo. Purtroppo si ragiona sempre in termini di risultato, ma stiamo pagando oltre i nostri demeriti. Ho visto una squadra in crescita. Turnover? Alla sesta di campionato non ho di questi problemi. Siamo ancora alla ricerca del nostro sistema di gioco e le squadre che fanno questo è logico che sprechino molte energie per colmare le lacune. Purtroppo in tre giorni c’è poco tempo per lavorare su questi aspetti. Se fosse stata la prima gara di campionato sarei uscito rinfrancato, ma così non è” .

Preoccupanti, poi, le analogie con le gara contro il Frosinone: “Siamo calati a metacampo (così come accaduto contro la squadra di Stellone, ndr) e non avevamo la fluidità del primo tempo, ma abbiamo tenuto il ritmo alto, se non facciamo ciò andiamo in difficoltà”.

Non sono mancate domande sulla sua panchina e sulla sua posizione, domande alle quali ha risposto così: “So qual è il mio ruolo, non devo convincere nessuno, devo solo lavorare per migliorare alcuni aspetti. Questa squadra ha bisogno di più sicurezza nei propri mezzi e deve avere la consapevolezza che questa strada è quella giusta. Da questa situazione si esce solo lavorando di più e  meglio. Se pensavo fosse facile non sarei venuto qui; ci sarà da soffrire e di questo ne siamo consapevoli, ma ci sono le basi per ottenere la salvezza. So bene dove il Bologna dev’essere a fine campionato: deve arrivare a quota 40. Faccio un mestiere in cui ci sono alti e bassi: sei incudine e sai che devi essere battuto. Se fossi un tifoso me la prenderei con l’allenatore, non con i ragazzi, con loro ce la si può prendere solo se non danno il massimo”.

Poi su Giaccherini, uscito dal campo per un guaio muscolare alla coscia destra (la stessa infortunatasi contro la Samp, ndr): “Non metto un giocatore se so che è a rischio. In questo caso era pronto, purtroppo son cose che possono capitare”. Domani gli esami del caso riveleranno l’entità dell’infortunio del numero 17 rossoblu.

Sui goal presi negli ultimi 20’ e sul fuorigioco in occasione del goal di Badu: “Nel finale serve più attenzione, ma i goal che abbiamo preso nei minuti finali sono arrivati in maniere differenti. Il fuorigioco? Di solito non la facciamo, ma quando lo hanno visto sono saliti a palla scoperta. Non voglio parlare degli episodi perchè quando si fa ciò dopo una sconfitta sembra sempre che si cerchino degli alibi e questa è l’ultima cosa che voglio.


Successivamente ha parlato anche Corvino

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