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Bologna, un’insidia in più a Liverpool: solo due i gol subiti dai Reds finora

Liverpool-Bologna sarà la partita della seconda giornata di Champions League: i Reds, finora, hanno chiuso le porte dietro

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Liverpool-Bologna (© Damiano Fiorentini)
(© Damiano Fiorentini)

Prima l’Atalanta. È necessario, e deve essere un mantra per il Bologna, il quale, dopo la prima vittoria colta domenica, deve assolutamente pensare partita per partita. C’è bisogno di iniettare ancor più fiducia nel gruppo, e il test contro la squadra di Giampiero Gasperini è uno di quelli più tosti. Un occhio, però, è inevitabilmente alla partita successiva, la seconda in Champions League.

I Rossoblù, mercoledì 2 ottobre, calpesteranno il prato di Anfield Road. L’avversario sarà, ovviamente, il Liverpool, padrone di casa. Un Liverpool che, di per se, è uno degli scogli più duri per chiunque, ma che in questo inizio di stagione ha, finora, subito davvero, davvero poco.

Liverpool-Bologna: i Reds sono la seconda difesa meno battuta d’Europa

Sono passate solamente cinque giornate di campionato, alle quali, per molti, vanno aggiunti gli impegni in Champions League, e da questa settimana anche Europa e Conference League. Da questi primi impegni, però, si può già iniziare a stilare un primo bilancio, e quello del Liverpool è certamente positivo. La squadra allenata da Arne Slot, all’inizio della sua esperienza sulla panchina dei Reds, fino a questo momento ha ottenuto ben quattro vittorie in Premier League, e una sola sconfitta. Proprio la caduta ad Anfield contro il Nottingham Forest ha portato al Liverpool l’unico gol subito in campionato fino a questo momento.

Davanti ai Reds, nei top campionati in giro per l’Europa, c’è solo la Juventus di Thiago Motta per gol subiti: la squadra del tecnico ex Rossoblù, sino a questo momento, in campionato non ha ancora subito gol. Entrambe, però, hanno subito una rete nel primo turno di Champions League, nei rispettivi 3-1 infilati alla prima giornata. Il Liverpool, quindi, nelle prime sei partite della sua stagione, ha subito solamente due reti. E non è una casualità, se andiamo a vedere gli xG degli avversari, il dato si conferma: in sei partite, il Liverpool ha concesso in media meno di un gol a partita, 0,70 per la precisione. E, quando ha subito gol, i dati parlano di uno 0,47 contro il Nottingham Forest e di uno 0,60 contro il Milan.

Un pacchetto difensivo, quello dei Reds, che ormai è collaudato da anni, e che proprio su questo basa la propria solidità. Allison a difendere i pali, per quella che forse sarà la sua ultima stagione a Liverpool (prenotato, per il prossimo anno, la rivelazione del Valencia e della Georgia, Giorgi Mamardashvili). I due terzini rispondono sempre al nome di Andrew Robertson e Trent Alexander-Arnold. Dietro allo scozzese, troviamo un altro terzino di valore, che permette un alternanza più che redditizia: Konstantinos Tsimikas. Dietro, invece, al numero 66, a destra, cresce il giovane Conor Bradley. Al centro, il capitano, Virgil Van Dijk, affiancato da Ibrahima Konaté. Alle loro spalle, Joe Gomez e il giovane Jarrell Quansah.

Bologna, studia i tuoi predecessori

Se già si pensava che fosse difficile, di certo questi dati non aiutano. Ma, quando giochi contro l’élite del calcio europeo, è la normalità. Il Bologna andrà certamente a Liverpool per fare la propria partita. Per quanto la montagna sia ripida da scalare, fortunatamente nel calcio si parte dallo 0-0. E, negli ultimi anni, le italiane hanno dimostrato che, da Anfield, si può tornare a casa anche con il risultato pieno, ribaltando il pronostico.

Lo ha fatto il Napoli, nel 2019, non ripetendosi nel 2022 (dove però aveva schiantato i Reds al Maradona, per 4-1). Lo ha fatto lo scorso anno l’Atalanta, nel match in cui ha dimostrato a tutta Europa che a Bergamo facevano sul serio per riportare in Italia quella coppa. Nei quarti di finale di Europa League, la prossima avversaria del Bologna – caso vuole, proprio prima del Liverpool -ha rifilato uno 0-3 rimasto scolpito nella storia, quando nessuno se lo aspettava. Lo ha fatto con le proprie idee, e con anche un pizzico di fortuna: quella, di solito, aiuta sempre. Il Bologna deve seguire questi esempi, se vuole trovare la chiave giusta per scardinare quello che, a oggi, sembra una vera e propria muraglia, perlomeno nella retroguardia.

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