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Bologna-Venezia 3-0: il Bologna da 1 a 10
Bologna-Venezia è terminata per 3-0, grazie alle reti di Ndoye e Orsolini. Tramite le 10 statistiche chiave, analizziamo il match
Nella serata autunnale di Bologna, i rossoblu hanno battuto il Venezia per 3-0, in una gara quasi mai in discussione. Tramite le dieci statistiche chiave del match, scopriamo le ragioni del netto divario tra le due squadre.
1- Il rigore procurato da Dallinga
Finalmente un pò di cattiveria agonistica da parte dell’ex Tolosa. Sfruttando l’imperfezione difensiva veneta, Thijs ha saputo portare a casa il rigore della trnquillità. L’unico peccato è che non lo abbia calciato lui, per “far uscire un pò di ketchup”. Parola di mister Italiano.
2- I rigori a favore del Bologna
Come ha dichiarato anche Ndoye a fine partita, sta facendo molto la differenza trovare i gol, che a inizio anno non arrivavano. Ieri sera, però, la partita ha raccontato tutt’altro: su due incertezze difensive del Venezia, due rigori procurati con astuzia e cattiveria, necessarie a questi livelli. E che forse erano un pò mancate, complice anche l’adattamento al nuovo mister.
3- I gol del Bologna
Per la seconda volta in stagione, i rossoblu hanno segnato almeno 3 gol, dopo la partita di Roma. I risultati, dopo un avvio di campionato complesso, stanno tornando a sorridere ad Italiano. Un mister che ora si può godere una squadra che, almeno in campo nazionale, ha trovato le sue misure. La serie di 12 risultati utili nelle ultime 13 partite deve voler dire qualcosa sull’efficacia, almeno undici contro undici, della squadra di Casteldebole.
4- I tiri in area del Venezia
Oltre all’occasione sui piedi di Nicolussi Caviglia, tutte le altre quattro conclusioni venete sono arrivate da dentro all’area avversaria. Il dato dice molto sull’aggressività della squadra di Di Francesco e, soprattutto, sull’attenzione difensiva del Bologna durante tutti i 90′, migliorata gradualmente dopo le disattenzioni contro Udinese ed Empoli.
5- I duelli vinti da Beukema
Anche in una serata relativamente tranquilla bisogna elogiare il muro difensivo, capace di tutelare al meglio Skorupski (e la differenza reti). Se Lucumi sta scoprendo la sua vena offensiva, tra la rete in Champions e qualche incursione anche in campionato, l’olandese sta disputando una solidissima stagione. Tanto che ora il suo profilo è sondato da Real e Atletico Madrid. Il duro lavoro paga, insomma, e Bologna spera di non perdere il suo pupillo.
6- I cross di Miranda
Ancora una prestazione di livello per Juan Miranda. Il terzino di Olivares ha anche migliorato i numeri in fase difensiva, dopo le critiche dei primi match, vincendo il 75% dei duelli. Poco male, anche per la rapidità con cui si è adattato al nuovo campionato: ora manca solo il gol, che abbiamo visto in Spagna essere nelle sue corde.
7- Le palle perse dal Bologna
Il “calcio orizzontale” dei rossoblu per stanare gli avversari ha dato i suoi frutti, oltre a concedere pochissimi palloni agli avversari. Se il dato è in calo rispetto alle ultime uscite, significa che la squadra sta assorbendo sempre meglio le nozioni di Italiano per quanto riguarda la fase di costruzione. E da ciò, si rischierebbe sempre di meno l’imbucata in contropiede, che quasi sistematicamente portava con sè le critiche alla linea difensiva alta.
8- I lanci precisi di Skorupski
Su 11 rilanci, il super portiere polacco ne ha completati ben otto. E se durante la partita non ha mai corso particolari rischi, è stato comunque ottimo in impostazione. Ancora una volta, il palleggio rossoblu è stata la chiave della vittoria.
9- I tiri in porta del Bologna
Su questa statistica c’è veramente poco da dire, anche perché chi ha visto la partita sa quanto sia stata influenzata dal dominio territoriale rossoblu. In una gara in cui serviva dare dei segnali, la reazione dei ragazzi è stata ammirevole, e forse questi tre punti saranno fondamentali per vedere da più vicino il gruppone delle prime sei, oltre che per trovare consapevolezza in una gara che andava vinta.
10- Jesper Karlsson
Se il numero 10 del Bologna è in difficoltà, dopo un errore sotto porta e qualche imprecisione tecnica, non deve abbattersi. Anche perché le fatiche ad adattarsi sono state ripagate nelle ultime settimane da Italiano, e lo svedese aveva dato qualche segnale positivo, come la prima marcatura in A. Come gli è stato ricordato in conferenza stampa, se con le tante ali a disposizione di Italiano in campo c’era proprio lui, questo è un punto di ripartenza.
Fonti: Sofascore e Lega Serie A
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