Bologna FC
Vincenzo Italiano: dal capitano gialloblù al condottiero rossoblù
Italiano si prepara a sfidare il Verona del suo passato e Setti verso l’addio: storie e intrecci in Bologna-Verona.
La sfida di domani tra il Bologna e il Verona non sarà solo un confronto sul campo, ma anche un viaggio nella memoria per Vincenzo Italiano e Maurizio Setti, protagonisti di un passato legato a doppio filo con le due squadre. Da un lato, Italiano, oggi allenatore dei rossoblù, che ha vestito con onore la maglia gialloblù per quasi un decennio. Dall’altro, Setti, che da oltre un decennio rappresenta la figura chiave alla guida dell’Hellas, anche se la sua avventura potrebbe essere ormai al tramonto.
Vincenzo Italiano: tra Verona e Bologna
Per Italiano, Verona non è solo una tappa della carriera, ma un pezzo di vita. Arrivato giovanissimo nel 1996, è diventato presto una figura centrale del centrocampo del Verona, grazie alla sua visione di gioco e a quei lanci millimetrici capaci di aprire varchi invisibili agli altri. Il debutto in Serie A, avvenuto il 2 febbraio 1997 contro il Bologna, resta una data indelebile: un’amara sconfitta per 6-1 al Dall’Ara che, col senno di poi, assume quasi i contorni di un presagio.
Da lì in poi, la storia di Italiano si intreccia profondamente con quella dell’Hellas: dieci stagioni, 260 presenze e un ruolo da leader che lo ha portato a indossare anche la fascia di capitano. Indimenticabili gli anni con allenatori del calibro di Cesare Prandelli, così come i momenti difficili, come l’infortunio al crociato nel 1999, che gli precluse un possibile approdo all’Inter. E poi l’assurda retrocessione del 2002, dopo un girone d’andata da sogno sotto la guida di Alberto Malesani.
Il divorzio, avvenuto nel 2007, fu carico di tensioni: sacrificato per motivi di bilancio, Italiano passò al Chievo, scelta che ha sempre difeso come una necessità professionale, non un tradimento.
Maurizio Setti, tra alti e bassi
Diverso è il rapporto tra Maurizio Setti e il Bologna. La sua parentesi felsinea fu breve ma significativa: nel 2011, fu uno dei volti chiave della cordata che salvò il club dall’abisso finanziario. Vicepresidente accanto ad Albano Guaraldi, Setti lasciò però il Bologna dopo appena un anno, in seguito a contrasti interni, soprattutto sulla gestione sportiva.
Il passaggio al Verona fu rapido: nel giugno 2012 diventò il proprietario dell’Hellas. Da allora, ha guidato il club tra successi e difficoltà, ottenendo tre promozioni in Serie A ma affrontando anche due retrocessioni. La sua gestione è stata sempre segnata da una rigorosa attenzione ai conti, anche a costo di sacrifici dolorosi sul mercato, come dimostrato nella scorsa stagione.
Oggi, però, il futuro di Setti sembra incerto: è in corso una trattativa con un fondo texano per la cessione del club, ma l’accordo definitivo non è ancora stato raggiunto. Setti, da sempre appassionato di calcio, non nasconde il desiderio di mantenere un ruolo nella nuova gestione, nodo che resta al centro delle negoziazioni.
Bologna-Verona: un confronto che guarda al passato e al futuro
Per Italiano, domani sarà l’occasione per confrontarsi con il club che lo ha visto crescere come calciatore. Dalla panchina del Bologna, il suo bilancio contro il Verona non è da sottovalutare: tre vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Ma l’Hellas è storicamente un avversario difficile per i rossoblù: negli ultimi cinque scontri, il Bologna ha vinto solo una volta, proprio al Dall’Ara lo scorso febbraio.
E mentre Italiano cerca una vittoria che avrebbe anche un sapore simbolico, Setti si prepara a quello che potrebbe essere il suo addio alla guida dell’Hellas. In campo, la sfida sarà tutta sul piano tattico, ma fuori dal rettangolo di gioco si intrecciano storie e ricordi.
Fonte: Massimo Vitali, il Resto del Carlino
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook