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Bologna, Virtus e Fortitudo secondo Ugo Francica Nava – 5 nov

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Ugo Francica Nava, noto giornalista sportivo, con la disponibilità e la professionalità che lo contraddistinguono, si concede in esclusiva ai microfoni di 1000cuorirossoblu per un’analisi a tutto tondo sul panorama dello sport. Qui troverete il suo punto di vista per quanto riguarda il calcio e il basket.

Partiamo dalle buone notizie che arrivano da Casteldebole; le quotazioni per il rientro di Destro sono in rialzo. Pochi goal per Mattia, ma senza di lui non si vince, perché?
“Ne avete bisogno, Mattia è come se fosse un porta fortuna! Lui è un giocatore che ha trovato il suo spazio ideale nel campo, si è inserito perfettamente nel meccanismo-Bologna quindi, evidentemente, non è il singolo giocatore che manca ma sono gli equilibri dell’intera squadra che si sono infranti in sua assenza. Nell’organico rossoblù non c’è ampia scelta di giocatori che possano sostituirlo, in più avete l’infermeria piena ultimamente. Conosciamo bene Donadoni, è un abile allenatore in grado di far fruttare anche situazioni complicate, ha insegnato a giocare un buon calcio a tutti, anche ai meno predisposti. Il suo obiettino non è quello di finalizzare la squadra in un unico bomber, ma preferisce che il punto forte sia la compattezza dell’intero gruppo, anche in assenza di alcuni importanti elementi. Questo non significa che non ci siano punti di riferimento, anzi è proprio grazie a questi che la squadra gioca meglio. Anche se non si riesce a portare quel determinato giocatore ad una media-gol particolarmente elevata, come nel caso di Destro, la squadra riesce comunque a trovare un equilibrio per il quale tutti riescono a dare il meglio di sé. Vorrei ricordare che il compito di un attaccante va oltre al dover solo gonfiare la rete, come minimo deve dare profondità alla gioco, deve saper allargare il fronte d’attacco e deve creare opportunità tattiche per altri giocatori. Un esempio; l’anno scorso Džeko sembrava una sorta di ex giocatore considerando i gol messi a segno, ma i compagni e l’allenatore hanno sempre sottolineato che lo spirito di questo atleta è sempre stato fondamentale per la Roma. Ho comparato due giocatori molto differenti ma il principio è lo stesso; la loro importanza è fondamentale a prescindere dalle reti fatte.”

Prima o poi capita a tutti di incontrare il capocannoniere, ma proprio quando i difensori centrali sono out?
“La Roma ha un attacco potente, farebbe paura a qualsiasi difesa. In secondo luogo, si giocherà all’Olimpico. La difesa del Bologna dovrà fare a meno dei suoi due giocatori di maggiore esperienza, anche se le recenti prestazioni di Gastaldello non gli fanno di certo giustizia. E’ una partita in cui il Bologna “non ha niente da perdere”, in cui sarà necessario dare il massimo come sempre ma con la consapevolezza di una avere differenza tattica di spessore in confronto all’avversario. Ogni minima disattenzione potrà essere fatale per i rossoblù.”

Quella per gli uomini di Spalletti sarà la settima partita in ventidue giorni. La stanchezza potrebbe giocare a loro sfavore.
“Potrebbe fare la differenza la loro stanchezza, ma c’è un altro dato da analizzare; la Roma non interpreta sempre al meglio le partite contro squadre di media e bassa classifica. Forse è presunzione oppure forse hanno bisogno di rifiatare dopo una lunga serie di match consecutivi, come in questo caso. I giallorossi di Spalletti hanno sempre avuto questo piccolo problema con squadre che sulla carta partono sfavorite.  E’ come se perdesse la sua forte personalità e intensità agonistica, che invece la contraddistinguono quando affronta formazioni alla pari. Questo sarà sicuramente un elemento che Donadoni vorrà sfruttare. Credo che la capacità di tenere ordine del Bologna sarà un fattore determinante; la Roma quando attacca riesce a rimanere compatta quindi una buona organizzazione in campo la potrebbe mettere in difficoltà e confusione. Ordine, concentrazione e rispetto della disciplina in campo dovranno essere qualità immancabili negli uomini di Donadoni per condurre una partita competitiva.”

Qualche considerazione su Virtus e Fortitudo?
“Quando guardo la classifica del campionato A2 mi viene sempre voglia di metterci un grosso punto interrogativo sopra, è un girone molto affascinante caratterizzato da squadre che hanno scritto la storia del basket italiano. Fare un pronostico su come andrà a finire è veramente impossibile, ed è proprio questo il bello. Le squadre bolognesi sono in due situazioni nettamente diverse; da una parte c’è la Fortitudo che sta riscoprendo il gusto della rivincita, dall’altra c’è la Virtus in cui ho notato un po’ di difficoltà nell’individuare gli elementi rappresentativi in campo. Boniciolli e Ramagli non sono il problema, ma è il viavai di persone che entrano ed escono che rende impossibile far quadrare i conti. Io sono assolutamente contrario alla possibilità di fare mercato tutto l’anno, perché viene snaturata l’identità tecnica e tattica di una squadra mettendo in difficoltà anche gli allenatori. Chiudiamo con un barlume di speranza; vedere un’A2 così competitiva aiuterà a rivitalizzare la pallacanestro come ai tempi di BasketCity, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare.”

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