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Bologna vs Cagliari 2 a 1: la cronaca del match – 11 set

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Il direttore di gara fischia la fine: il Bologna vince 2 a 1, in casa, contro il Cagliari. Partiamo dal risultato finale perché al Dall’Ara abbiamo assistito ad un match bellissimo, davvero ricco di emozioni. Una vittoria strepitosa dei felsinei che cancellano la batosta di Torino con una prestazione maiuscola, non senza sbavature però e sofferenza. Donadoni non ha voluto rimescolare più di tanto le carte, l’unica notizia è l’assenza di Pulgar per dare spazio alla qualità di Nagy. I rossoblù sono scesi in campo con l’atteggiamento giusto e già dai primi minuti la manovra emiliana è stata avvolgente. Gli uomini di Donadoni giocano palla a terra e mettono in campo buona intensità, specialmente nel recupero dei palloni. Il buon piglio iniziale del Bfc rischia di portare subito i suoi frutti quando al quinto minuto Masina si incunea nella retroguardia sarda e mette in mezzo un pallone delizioso per Destro, ma Bruno Alves salva tutto prima che l’attaccante marchigiano si avventi sulla sfera. Il Cagliari prova a farsi sentire con Borriello, che in girata spizzica la palla di testa ma non riesce ad indirizzare la traiettoria del pallone. Le offensive della squadra di Rastelli non destano troppa preoccupazione nella difesa bolognese e infatti la seconda vera occasione della gara capita in favore dei padroni di casa. Al 12′ Taider calcia a botta sicura da posizione defilata, dopo una sponda di testa di destro. Il piattone in contro balzo dell’algerino viene però respinto da Storari che copre a dovere il primo palo. Quattro minuti dopo anche i cagliaritani si fanno pericolosi. Bruno Alves fa da torre per Borriello, ma il numero 22 calcia sulla rete esterna da pochi metri. Il Bologna può tirare un sospiro di sollievo. Sono sempre i petroniani però a fare la partita e al 18′ Dzemaili calcia dalla distanza ma Storari blocca centralmente. Le incursioni di più giocatori felsinei nell’area sarda crea numerosi grattacapi agli ospiti, che spesso devono ricorrere alle maniere forti per arginare l’offensiva emiliana. In mezzo al campo si iniziano a vedere brutti falli, come quello di Barella che costa gli costa l’ammonizione. Al 23′ una nuova scorrettezza di Murru procura un calcio di punizione ai felsinei da buona posizione. Era l’occasione che il Bologna stava aspettando per sbloccare finalmente un match che inizia a diventare a senso unico. Come tiratori si presentano Simone Verdi e Blerim Dzemaili. Tutti pensano all’ex Genoa, molto abile sulle punizioni, e invece a sorpresa calcia Verdi. Il suo tiro non è bello e neanche troppo angolato, ma basta per sorprendere Storari sul suo palo, con la sfera che schizza davanti all’ex Juventus. Gol Bologna! 1 a 0 per i padroni di casa. L’ex Carpi è raggiante e il gol lo ha galvanizzato. Al 27′ si inventa un mancino a giro delizioso, ma stavolta Storari non sbaglia e si tuffa riuscendo a neutralizzare la conclusione avversaria. Il Cagliari si innervosisce e rischia di perdere le staffe, piovono i falli e l’arbitro Abisso fatica a controllare l’incontro. Alla fine del primo tempo però la rabbia dei sardi si trasforma in aggressività e pressing e gli ospiti riescono a ritagliarsi qualche buona occasione anche se non riescono ad impensierire Da Costa. Si va al riposo quindi sul risultato di 1 a 0, con il Bologna che sta largamente dominando la partita. Nell’intervallo Donadoni giustamente non effettua sostituzioni e la musica della prima frazione di gioco non cambia. I felsinei dominano il Cagliari soprattutto a centrocampo dove Nagy si scopre ruba palloni, Taider eccelle su tutti nel fraseggio corto e di prima, mentre Dzemaili non lascia tregua ai portatori di palla. Proprio lo svizzero al 50′ riceve palla dal puntuale Krejcí e in girata tenta di sorprendere di nuovo Storari, senza successo però, a causa di un tiro fiacco e debole di sinistro. Il Bologna è una meraviglia macchina ed è piacevole vedere giocare a calcio la formazione di Donadoni. In attacco possiamo apprezzare ottime soluzioni, grazie soprattutto al lavoro sporco di Mattia Destro, mentre in difesa è stata migliorata l’intesa tra Gastaldello e Oikonomou, con il capitano leader indiscusso del reparto difensivo. Krafth e Masina dominano le fasce e in questa fase della partita il Bologna è all’apice. E l’episodio chiave per coronare la bella performance emiliana non attende ad arrivare. Al 54′ Krejci viene lanciato a tu per tu con Storari grazie ad un passaggio filtrante dell’illuminato Nagy. Il ceco anticipa il portiere e viene steso al limite dell’area. Il direttore di gara ci pensa un attimo ma non ha potuto fare a meno di notare il contrasto gamba contro gamba tra i due calciatori. Di conseguenza punizione per il Bfc e cartellino rosso per Storari. Il secondo portiere Rafael entra al posto del disastroso Barella e il Cagliari rimane in 10 uomini. A questo punto i sardi si rintanano in difesa e provano a sorprendere i bolognesi solo in contropiede. Così facendo l’offensiva dei petroniani perde incisività con il passare dei minuti mentre il Cagliari si rende insidioso in qualche circostanza. A questo punto Donadoni decide di fare una mossa coraggiosa, anche se estremamente rischiosa. Fuori Destro per lasciare spazio a Di Francesco, che viene da una doppietta con la Nazionale italiana Under 21 contro Andorra. L’allenatore rossoblù, fresco del suo 53esimo compleanno, vuole rendere il reparto offensivo molto veloce ed estremamente imprevedibile, vista la mancanza del punto di riferimento Destro al centro dell’attacco. La creazione di spazi vuoti, dovuta all’uomo in meno dei sardi, favorisce gli inserimenti delle frecce rossoblù che in campo aperto fanno male. Gli uomini di Rastelli non riescono più a fare i raddoppi sui portatori di palla e il Bologna torna a premere. Dopo alcune chance gli emiliani trovano finalmente il 2 a 0 che premia la decisione di Donadoni. Il merito del gol va dato soprattutto a Krejcí. Il numero 11 si sbarazza di due uomini in un colpo solo grazie ad una finta di corpo e ad un gesto tecnico eccezionale, e una volta entrato in area serve con un passaggio rasoterra chirurgico il neo entrato Di Francesco. Il figlio d’arte arriva a tutta velocità sul pallone e fredda Rafael come un pistolero del West. 2 a 0. Tanti saluti Cagliari? No! I padroni di casa si rilassano incredibilmente concedendo campo agli ospiti. L’esperienza dei giocatori del Cagliari viene fuori in questo frangente. Ionita si mangia un gol già fatto un minuto dopo il raddoppio bolognese. L’ex Hellas Verona riceve un pallone stupendo da Padoin ma al volo spara alto. Da Costa va su tutte le furie ma i rossoblù hanno la testa già agli spogliatoi. Le distrazioni nel calcio non sono ammesse e i petroniani vengono subito puniti, anche se nel modo più impensabile: su calcio di punizione. Dopo un fallo di Dzemaili, Bruno Alves si presenta sulla mattonella dai 25 metri. Il difensore sardo batte un’ottima punizione, sfruttando un’incertezza di Da Costa che non usa la mano di richiamo. 2 a 1. Il gol che accorcia le distanze scuote il Bfc che parte all’attacco e prova a trovare il colpo del ko, ma lo fa in maniera confusionaria e distratta. Gli ospiti tornano quindi a farsi pericolosi e la partita diventa bellissima, con due squadre lunghe. Gli schemi saltano del tutto e le due formazioni giocano con il cuore. Il Bologna rischia di segnare il 3 a 1 all’86’ con una sassata di Taider respinta da Salamon. Sul ribaltamento di fronte il Cagliari rischia di trovare il pareggio con Farias, il quale costringe Da Costa ad un’uscita da pali veramente pazza, che vale però a mantenere invariato il risultato. Pochi secondi dopo il fato decide di intervenire a favore del Bologna perché tra i sardi si infortuna Ionita in una mischia in area con Krafth. Si parla addirittura della rottura della tibia per la sfortunata ala. I cagliaritani hanno finito i cambi, ma non si arrendono e continuano a giocarsela a viso aperto con il Bfc. Il Cagliari è un avversario davvero tosto da piegare, ma alla fine, non senza correre rischi, il Bologna riesce a portare a casa i tre punti. Donadoni potrà essere soddisfatto di questa prova. Il Bologna ha un’idea di gioco e i giocatori più esperti riescono a guidare i giovani. Quando tutti gli undici interpreti emiliani sono concentrati e sul pezzo, il Bfc gioca anche un discreto calcio, fatto di giocatori che corrono, sudano e si danno una mano verso l’obiettivo comune. Ci sarà da guardare molto però alla tenuta mentale della formazione. Quando il Bologna abbassa la guardia viene giustiziato immediatamente e spesso i ragazzi faticano a ritrovare la bussola. Siamo solo alla terza giornata, ma il Bologna è una squadra bella ordinata e compatta; si tratta solamente di sistemare alcuni aspetti. C’è tutto il tempo per farlo e partita dopo partita potremo assistere ai miglioramenti. Questo Bologna può fare grandi cose ed ottenere una salvezza tranquilla.

Fonte foto: Ansa.it

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