Bologna FC
Bologna vs Hellas Verona 2 a 0: la cronaca del match – 15 apr
Bologna-Hellas è una partita davvero delicata. I Rossoblù arrivano dalla figuraccia rimediata contro il Crotone, e per questo motivo Donadoni schiera la formazione ideale: un 4-3-2-1 con Palacio, Poli, Verdi e Dzemaili in campo a condurre la squadra. Mattia Destro torna a fare la punta titolare. Il Verona invece è alla ricerca di punti salvezza e mister Pecchia si affida all’estro di Alessio Cerci e alla carica dei suoi.
La partita inizia su buoni ritmi, con un Bologna pimpante e voglioso di fare bella figura davanti al proprio pubblico, ma soprattutto davanti al Joey Saputo. Gli ospiti mettono soprattutto i muscoli, tentando di mettere la partita sul piano dell’agonismo, vero punto debole del Bfc. I felsinei però hanno un altro passo e ben presto creano i primi pericoli. All’undicesimo minuto Palacio innesca Adam Masina, che fa partire un missile di sinistro che si spegne a lato. Tre minuti dopo, ancora Palacio scarica bene per Blerim Dzemaili, che lascia partire un tiro potentissimo, sul quale Nicolas si deve esaltare con un intervento prodigioso.
Il crescendo dei petroniani trova il suo picco al 30’, quando Verdi viene steso al limite dell’area. Qualche decina di secondi dopo, il fantasista di Broni si inventa un capolavoro, calciando un mancino velenoso e potente, imprendibile per il povero Nicolas. Bologna 1, Hellas Verona 0. Dopo il gol, gli ospiti provano a rialzare la testa ma ci riescono (raramente) solo su contropiede, come il guizzo di Cerci al 33’, che si spegne però sulla rete esterna.
Il Bologna continua a picchiare come un martello pneumatico e nel finale sfiora quello che sarebbe stato il meritatissimo raddoppio. Al 42’, dopo un batti e ribatti in area, Palacio arriva a rimorchio e calcia in porta, ma una deviazione manda la sfera sul palo!
La porta veronese è sotto assedio negli ultimi minuti, ma Nicolas sventa ogni pericolo, come al 45esimo minuto: tiro di Pulgar e il portiere compie il miracolo con la mano di richiamo.
Si va al riposo sul risultato di 1 a 0 a favore dei felsinei. Donadoni non può che ritenersi soddisfatto della prima frazione di gioco dei suoi ragazzi, al contrario di mister Pecchia. L’allenatore degli ospiti decide però di non effettuare alcun cambio, sperando in una reazione della squadra.
Ma la ripresa vede praticamente lo stesso copione dei primi 45 minuti, solo con ritmi più bassi.
La prima chance capita però agli ospiti, con la sassata di Romulo al 53’, terminata alta sopra la traversa. Il Bologna torna però ben presto a fare il tritasassi, e al 69’ è clamorosa la chance che capita sulla testa di Palacio. “Don Rodrigo” da pochi passi non inquadra la porta dopo una bellissima sciabolata.
I padroni di casa stanno mettendo in campo grande cattiveria agonistica e tutto questo favorisce il successo nei tackle e la creazione di gioco. La velocità di manovra è solo una conseguenza della decisione dei bolognesi, che tentano a più riprese di trovare il raddoppio. È clamorosa, per esempio, la super parata di Nicolas all’81’. L’estremo difensore si oppone al missile lasciato partire da Dzemaili, il quale si dispera.
Nel finale l’Hellas sente il peso degli zero punti e prova il tutto per tutto. La freschezza di Lee crea qualche grattacapo alla retroguardia emiliana, anche se De Maio e compagni si dimostrano molto solidi. Il fortino felsineo regge e la naturale conseguenza è il 2 a 0 su contropiede. Al 94’ riparte la squadra di Donadoni e i rossoblù provano a scardinare la porta prima con Dzemaili e poi con Verdi, ma in entrambi i casi si oppone il solito Nicolas. Solamente la ribattuta di Nagy piega il portiere gialloblù. Il risultato cambia e l’arbitro segna la fine del match: Bologna batte Hellas Verona 2 reti a 0.
Questo successo proietta i petroniani verso la salvezza matematica e conferma che questa squadra non può andare oltre una tranquilla salvezza. Per ottenere qualcosa in più, quest’estate andranno ritoccati alcuni dettagli, dall’allenatore a qualche interprete. E per il mercato, ci si affiderà ancora a Riccardo Bigon, fresco di rinnovo fino al 2019.
Fonte immagine di copertina: Goal.com
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